Baronissi: al Frac, mostra Rescigno "Archivi della natura"

 Venerdì 26 febbraio alle ore 18:00 nella Sala delle conferenze del Museo-FRAC di Baronissi, il sindaco Gianfranco Valiante, il direttore del Museo FRAC Massimo Bignardi, presenteranno la mostra “Giuseppe Rescigno. Archivi della natura”. Promossa dal Comune di Baronissi, dalla Regione Campania e dal Fondo Regionale d’Arte Contemporanea la mostra propone un’ampia selezione di opere, realizzate dall’artista negli ultimi quattro anni e, in gran parte, dedicati al tema degli “archivi” come spazi immaginativi del rapporto con la natura e con l’urbano. Tema che per Rescigno è stato fondamentale elemento della sua poetica che, dai primissimi anni Sennata è giunta sino alla fine del decennio. In questi anni la sua attenzione si rivolge completamente al territorio assunto quale “luogo” poetico del sociale urbano: una scelta di campo che trova piena realizzazione e condivisione nelle azioni di riappropriazione urbana programmate dal Gruppo Salerno75, costituito proprio in quell’anno, all’indomani della X Quadriennale d’arte di Roma trovando piena affermazione con gli interventi realizzati nell’ambito del Padiglione italiano della Biennale di Venezia nel 1976. Prospettiva di operatività ambientale che fonda la sua poetica nel rapporto con la natura, assunta come un archivio che rigenera ciclicamente la sua capacità di mondo dell’immaginifico, contestualmente ad azioni mirate a cogliere, sostiene Enrico Crispolti, l’affermarsi di una concreta semiologia urbana sociale. «La mostra dedicata a Giuseppe Rescigno – precisa il Sindaco Gianfranco Valiante nella presentazione al catalogo pubblicato da Gutenberg Edizioni – riprende il dialogo con uno dei protagonisti della scena artistica italiana degli anni Settanta, come testimoniano le sue presenze a grandi manifestazioni quali la Biennale di Venezia, la Quadriennale d’arte di Roma e la Triennale di Milano, nonché a rassegne internazionali, prime fra tutte le edizioni di “Livres d’art et d’artistes” ospitate a Parigi e a Barcellona. Una mostra che, dopo il nostro Museo-Frac, sarà ospitata in altre sedi nazionali ed internazionali, tra queste, dal 9 giugno, l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia.» «Nel corso di questi ultimi cinque anni, – scrive Massimo Bignardi –, prendono avvio lavori nei quali l’attenzione di Rescigno torna a spostarsi, con marcato interesse, verso la natura, la sua immaginifica architettura, assunta quale costruzione di un processo che si rinnova ciclicamente. Nascono opere quali Herbarius, De rerum natura, nelle quali l’artista mette in campo sia l’abilità di una manualità che gli consente di gestire più materie e tecniche, dalla terracotta al legno, alla pittura, sia la forte sollecitazione immaginativa che recupera dagli esercizi didattici di riappropriazione del territorio (del proprio habitat) dei primi anni Settanta. Immaginazione ludica che attraverso il gioco diviene modalità di processi di rinnovata conoscenza; in sostanza riparte da quanto Balla e Depero affermano nella chiusa del Manifesto della Ricostruzione futurista dell’universo, del 1915.