Con Menichini una buona Salernitana

Maurizio Grillo
Lo si sapeva: il primo compito di Menichini era quello di formare un grande gruppo e di trasmettere entusiasmo allo spogliatoio così come accaduto l’anno scorso. Contro il Pescara sembrava di rivedere la Salernitana della Lega Pro: grinta, cuore, carattere, senso di appartenenza, furore agonistico e voglia di non perdere l’ennesima partita a cospetto di un avversario grande nei nomi e nei numeri, ma uscito ridimensionato dall’Arechi. Bravo Menichini a motivare tutti in pochi giorni, brava la squadra a non abbattersi dopo il gol del vantaggio del Pescara ed il rigore fallito da Coda (comunque autore di un’ottima prova almeno per 65 minuti), bravissimo Donnarumma a sfruttare la chance concessagli dall’allenatore ed a siglare un gol troppo importante per la classifica e per il morale. Se guardassimo la classifica, paradossalmente la situazione sembra essersi ulteriormente complicata: il Lanciano ha vinto, idem la Pro Vercelli, l’Ascoli ha pareggiato e Como e Modena scenderanno in campo nelle prossime ore. In realtà la Salernitana vista oggi ci permette di guardare al futuro con maggiore ottimismo, ma senza fare i voli pindarici: la reazione post esonero è tipica di ogni squadra di calcio, ora bisognerà dare continuità sin dalla trasferta di Terni. L’emblema della sfida di oggi è stato Manolo Pestrin, accantonato dall’allenatore, quasi ceduto da Lotito e migliore in campo al pari di Donnarumma; il capitano ha dimostrato di poter dare ancora tanto alla Salernitana, il suo lancio per Ceccarelli ha propiziato la rete del pari e rappresenta la ciliegina sulla torta di una prestazione eccellente. Sicuramente c’è tanto da migliorare: la difesa continua a subire reti evitabili (complice, oggi, anche la performance dell’arbitro), Zito ha causato in due settimane un rigore ed un’espulsione complicando i piani dei compagni, c’è da rivitalizzare Gabionetta (cui assenza non ha pesato) e bisogna recuperare quanto prima gli infortunati. Questi 90 minuti, però, ci danno motivo per sorridere ed in città si respira già un clima diverso. Guai ad esaltarsi, ma ora la Salernitana è pronta a dire la sua fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Sia solo l’inizio.