Salernitana così non va, bisogna completare organico

Maurizio Grillo

Diciamoci la verità: se alle spalle non ci fossero tutte quelle sconfitte e quelle prestazioni disastrose, la prova contro l’Avellino sarebbe stata giudicata in modo diverso. A cospetto di un avversario obiettivamente superiore, la Salernitana ha avuto il merito di costruire almeno quattro palle gol limpide, mentre gli irpini hanno sfruttato il primo tiro in porta per sbloccare una partita che i granata meritavano almeno di pareggiare. Ciò detto, è chiaro che nel calcio contano i numeri e la classifica è sempre più impietosa. Dov’è la società, quella che fino ad un mese e mezzo fa riteneva di essere stata “l’unica componente a fare fino in fondo la propria parte?”. Mezzaroma è in silenzio da tempo, Lotito parla soltanto per invitare gli spettatori allo stadio, nel mezzo un allenatore che si appende ad ogni tipo di alibi ed una squadra senza cuore, senza mordente, senza carattere e tecnicamente scarsa. Davvero si pensava potessero bastare tre giovani semi-sconosciuti per fare il salto di qualità? Quanto accaduto al 48′ della ripresa è la fotografia del momento, con Bovo- che in C era riserva di Favasuli- che a porta spalancata ha regalato il pallone ai tifosi dell’Avellino spazientendo i numerosi supporter granata assiepati nel settore ospiti. A loro va un plauso incondizionato: biglietti polverizzati in due ore, 500 persone per un allenamento di metà settimana, curva Nord gremita e tifo che sovente ha sovrastato quello dei locali, un messaggio inequivocabile ad una squadra ed una società che, in questa stagione, ha dimostrato di non meritare un affetto così incondizionato. Facile prevedere una prima fuga dall’Arechi venerdì sera, quando probabilmente Lotito dirà che “gli assenti hanno sempre torto” aggrappandosi all’ennesima scusante. Qui non c’è tempo da perdere: serve un portiere che dia sicurezza al reparto, un difensore centrale forte (l’Avellino ha mandato in campo Trotta pur sapendo che andrà via, oggi non si poteva utilizzare Lanzaro considerando l’emergenza?), un terzino sinistro (Franco da sufficienza piena ma non avrebbe giocato se ci fosse stato Rossi), un centrocampista che morda le caviglie degli avversari (Odjer lo stava facendo benissimo, Torrente lo ha sostituito!), un esterno offensivo forte e, soprattutto, una punta. La Salernitana ha un attacco da Lega Pro: Donnarumma è discontinuo e non viene mai impiegato dall’inizio, Gabionetta non è un goleador e si sta intestardendo in infruttuose azioni personali, Coda ha una media realizzativa imbarazzante in relazione alle aspettative. Arrivano pochi palloni? Un grande attaccante i gol se li inventa da solo, cosa che l’ex Parma non è stato in grado di fare. I bomber tuttavia costano e la sensazione è che questo milione di euro (che rientrerà ampiamente con le partenze dei calciatori dall’ingaggio pesante) non basterà se si vorrà salvare una Salernitana troppo brutta per essere vera e che è lo specchio di tanta approssimazione. Si intervenga prima che sia troppo tardi, si sia degni di una tifoseria che non merita questo spettacolo vergognoso.