Regione Campania: Gambino su potenziamento organici Asl

All’entrata in vigore a pieno regime della legge 161/2014 l’ASL Salerno, obbligata a garantire anche alla dirigenza sanitaria e ai sanitari la disposizione secondo la quale “il lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo continuativo, ogni 24 ore”, vi è arrivata impreparata per cui sta procedendo – dal 25 Novembre 2015 – alla chiusura di interi reparti ed alla cessazione di servizi con conseguente indescrivibile danno per i territori e le comunità residenti e senza neppur poter garantire i Livelli Assistenziali di emergenza. Pur di fronte a tale grave problematica, derivante soprattutto dalle carenze di organico medico e paramedico che caratterizza il sistema sanitario regionale e in particolare quello salernitano, si è costretti a leggere autorevoli dichiarazioni e affermazioni mediatiche non solo fantasiose e irrealizzabili ma, addirittura, contrarie a quanto propalato in campagna elettorale dal neo governatore della Regione Campania. Leggere ancora oggi di immediati e cospicui sblocchi del turn over, di accorpamenti e di soppressione di reparti, di eliminazione in toto di Presidi Ospedalieri cd. piccoli, di concorsi assunzionali per migliaia di persone, di nuova destinazione dell’ospedale di Agropoli, etc. fa accapponare la pelle e ci fa rendere conto di quanto quest’Amministrazione regionale sia anni luce distinta e distante dai reali problemi del territorio e delle comunità residenti. Senza considerare, ovviamente, che queste fantasiose affermazioni provengono da chi, in questi cinque mesi di governo della Regione Campania e del sistema sanitario regionale, non è riuscito nemmeno a “ far nominare il Commissario ad ACTA del sistema sanitario regionale” e a completare la quota di turnover sbloccata dall’ex Governatore Caldoro con i DCA nn. 29 e 30 del 18.03.2015. La gravità della situazione si affronta, oggi e subito, solo percorrendo strade concrete e normativamente possibili nella condizione data, per cui il partito e il gruppo consiliare regionale di FDI sostengono l’istituzione del Tavolo Tecnico, attivato dal Commissario Postiglione presso l’ASL Salerno e di cui fanno parte i Direttori Sanitari dei Presidi Ospedalieri, a condizione che lo stesso abbandoni ogni ipotesi di pretendere o anche solo valutare la possibilità di continuare – magari rapidamente – nell’esecuzione dei contenuti dei ricordati scellerati Decreti C.A. 49 e 55 del 2010 e si preoccupi – in questa fase – solo di “riorganizzare e potenziare l’esistente” sulla scorta, in primis, delle esigenze reali dei territori e delle comunità residenti”. E’ noto a TUTTI, infatti, che la vera esigenza che caratterizza il sistema sanitario provinciale è rappresentata dalla necessità di riattivare i Pronto Soccorso degli Ospedali di Scafati e Agropoli, di potenziare l’organico medico e paramedico, di ripristinare l’organizzazione Dipartimentale in attesa di definire esaustivamente l’Organizzazione DI RETE, di potenziare le risorse strumentali ed i servizi offerti a partire dalla Radioterapia e dall’interventistica di urgenza, dall’attuare definitivamente – anche attraverso la definitiva approvazione del Fondo di Ponderazione per i Medici di Medicina generale – il Decreto C.A. 18/2015 relativo alle Cure Primarie. In tal senso il Gruppo Regionale di FDI ha proposto, all’istituito Tavolo Tecnico, di valutare ed accogliere, come soluzioni immediatamente attivabili, le seguenti proposte:

a) riattivazione immediata dei Pronto Soccorso, ed annessi servizi, dei P.O. di Scafati ed Agropoli;

b) concretizzazione urgente delle percentuali di turn over sbloccate, per il quadriennio  2012/2015, di cui ai DCA 29 e 30 del 12.02.2015,anche utilizzando graduatorie di merito già esistenti ed ancora valide;

c) stabilizzazione precari già operanti sia per quanto riguarda i rapporti di lavoro a tempo determinato che i c.d. contratti atipici tra cui quelli ex CIPE.

d) ricorso alla mobilità extra regionale accogliendo le istanze già acquisite dall’ASL Salerno alla data odierna;

e) utilizzo all’interno delle strutture ospedaliere degli “specialisti ambulatoriali” già oggi in organico e/o convenzionati con la ASL;

f) utilizzo, attraverso specifico contratto di lavoro, degli specializzandi ultimo anno oggi impegnati presso le strutture universitarie.

g) potenziamento del personale paramedico attraverso l’utilizzo delle società interinali e mediante il convenzionamento con le cooperative e  gruppi associativi giuridicamente perfezionati ed operanti.

h) ritorno all’organizzazione per DIPARTIMENTI TERRITORIALI, nelle more del definitivo decollo del SISTEMA DI RETE, almeno dei settori della dignostica, dei laboratori di analisi, della chirurgia.

i) Accelerazione dell’accreditamento delle strutture convenzionate, particolarmente per i servizi di DIAGNOSTICA/LABORATORISTICA e di RADIOTERAPIA, al fine di regolarizzare e potenziare – e magari ampliare – il panorama esistente anche rivedendo pregresse posizioni assunte in materia dall’ASL Salerno che sembrano, oggi, inopportune ed errate.

l) Avviare – anche nelle forme sperimentali previste espressamente dal D.C.A. 18/2015 – l’attivazione del sistema di CURE PRIMARIE e  regolarizzando ed applicando, definitivamente, il Fondo di Ponderazione di cui all’art. 3 ACR approvato con DCA 149 del 24.12.2014 e pubblicato sul BURC 12.01.2015. Ci auguriamo che su questa strada concreta si possano incontrare anche le altre forze politiche del territorio e le forze sociali e rappresentative, consapevoli tutti che compito degli  adulti è quello di realizzare obiettivi, non creare sogni e illusioni mediatiche e che di BABBO NATALE c’è ne uno solo e risiede nel villaggio di SANTA CLAUS a Rovaniemi in Lapponia.

Alberico Gambino