Salernitana, 10.000 spettatori per assistere a uno spettacolo indecoroso? No, grazie

Maurizio Grillo

E ora siamo veramente preoccupati. La classifica si fa sempre più critica, ma le vere perplessità nascono non tanto dallo sconfortante punteggio in graduatoria, che, a volte, può derivare da fattori esterni, facilmente e normalmente rimediabili, ma dal fatto che di fronte a una situazione di emergenza (vedi infortuni) non sia stata trovata ancora la soluzione giusta per uscirne fuori, cercando di restare a galla in attesa di tempi migliori. Ciò a significare che alla base c’è qualcosa che non va o nell’organico o nella conduzione tecnica. Che la squadra sia composta da un mosaico non completo, lo abbiamo sempre sottolineato, però abbiamo sempre trovato un’attenuante al riguardo sul fatto che alla neo promossa Salernitana bastasse raggiungere una posizione tranquilla di classifica per conseguire l’obiettivo prefissato. A ciò va aggiunto, come giustamente rimarcato dal nostro buon Ferraiuolo a parte sul suo editoriale, “alzi la mano chi avrebbe pronosticato uno Sciaudone così irritante, un Coda che non riesce neanche a dare potenza al pallone quando calcia ed un Rossi lontano parente del calciatore ammirato in passato sulla corsia mancina”. Per questo motivo, non ce la sentiamo nemmeno di scaricare le colpe anche sull’operato del ds Fabiani, che ha cercato di ottimizzare le risorse economiche messe a disposizione dalla società. Resta il fatto che di fronte a questa situazione rimane poco da fare: limitare i danni e aspettare gennaio per porre rimedio. Nessuno chiederà mai ora l’ingaggio dell’ennesimo difensore centrale, sarebbe assurdo. Anche perché (sdrammatizziamo) probabilmente dopo essere sceso in campo entrerebbe “d’ufficio” in infermeria. Allora spetta all’allenatore lasciare da parte il proprio credo tattico e fare di necessità virtù. Tralasciando la gara di Coppa, la Salernitana è attesa da due trasferte di campionato altamente proibitive. Bisogna riscoprire l’ umiltà e tornare a pensare di essere, in fondo, una neopromossa. La difesa fa acqua da tutte le parti, con giocatori adattati nel ruolo di centrale ma con scarsissimo successo. Aggiungiamo il “panico” che si crea nella retroguardia ogniqualvolta il pallone giunge nei pressi dell’area di rigore, a causa della scarsa fiducia che i difensori nutrono nei confronti dei portieri. Lo stesso Foscarini a fine gara ai microfoni di Radio MPA ha detto qualcosa di molto preoccupante: “Sapevamo delle difficoltà della Salernitana nel reparto difensivo e abbiamo cercato di approfittarne grazie alla velocità dei nostri attaccanti”. Non vogliamo sostituirci a Torrente, ci mancherebbe, ma a questo punto, come dicevamo, un po’ di umiltà non guasterebbe: di fronte a formazioni sulla carta molto più forti non bisogna metterla sul piano tecnico, ma sul piano agonistico e tattico. In questo momento, in situazioni di emergenza, non guasterebbe un 3-5-2, che poi in fase di non possesso diventerebbe un 5-3-2, in modo da chiudere maggiormente i varchi agli avversari. Poco importa se poi a risentirne sarà lo spettacolo o il reparto offensivo, ma è inutile segnare un gol, se poi se ne beccano tre. Meglio tentare di guadagnare, di riffa o di raffa, un punticino e al diavolo il calcio spettacolo. In tal modo Franco potrebbe esser schierato come centrale di sinistra, Lanzaro ed Empereur come centrali con uno dei due a destra. Sulle corsie esterne di centrocampo potrebbero giocare Colombo da una parte e Rossi dall’altra, con licenza di offendere, ma soprattutto in sostegno alla difesa. Per carità è solo una soluzione che magari non darebbe comunque buoni frutti, ma almeno si cercherà di rendere più difficile la vita agli avversari, evitando loro di fare una passeggiata. Sempre in attesa che qualcosa accada a gennaio. Lotito ha chiesto diecimila spettatori (e li ha avuti), ma i tifosi hanno chiesto una squadra in grado di lottare senza sofferenze per la permanenza in B. Chi dovrebbe ora chiedere scusa è proprio il patron, a coloro che hanno sottoscritto l’abbonamento e soprattutto a coloro che ieri hanno pagato il biglietto per assistere a uno spettacolo indecoroso. Poi magari saremo noi a scusarci con lui per aver parlato di pallone e non di calcio. Ne saremmo ben lieti.