Angri: smarrito secondo esemplare Cenerino e settimo nido Caretta nel Cilento

Riconsegnato in giornata al proprietario, dopo aver verificato il codide identificativo presente sull’anello inamovibile posto sulla zampa, dalle guardie dell’Enpa di Salerno, quest’ultimo si rivolge nuovamente alle guardie Enpa per denunciare il ritrovamento di un secondo cenerino. Il personale Enpa, una volta accertata la presenza dell’anello identificativo e rilevato il codice alfanumerico, ha provveduto ad allertare il Nucleo Cites per il recupero e l’identificazione del proprietario. Nel giro di poche ore quest’ultimo veniva individuato e il pappagallo veniva così consegnatogli. È il secondo caso di fauna esotica che ci viene segnalato nel giro di un mese – commenta Oliva Luana, guardia Enpa  –fortunatamente riusciamo in breve tempo, grazie alla collaborazione con il nucleo Cites di Salerno, sempre professionali e disponibili, a riconsegnare gli esemplari smarriti.  Cogliamo l’occasione per ringraziare anche il personale della Polizia Municipale di Angri per la sensibilità  e l’efficienza dimostrata. Ricordiamo ai cittadini che gli animali non sono giochi o passatempo, la loro cura e il corretto mantenimento richiedono responsabilità e il giusto tempo. Domenica pomeriggio invece, è stato “aperto” il settimo nido (secondo non identificato e quindi non messo in sicurezza) di Caretta caretta, situato a Marina di Camerota. Non sono state avvistate tartarughine, solo numerose tracce. Dopo aver atteso l’eventuale uscita di altre tartarughe, il nido è stato svuotato consentendo ai biologi dell’Anton Dohrn di Napoli il conteggio delle uova schiuse e dei non nati. La procedura, durata poche ore, ha portato alla luce 61 uova di cui 48 regolarmente schiuse. Sulle uova non schiuse verranno fatti esami per stabilire se deposte da uno dei quattro esemplari di Caretta caretta identificati precedentemente. L’Enpa di Salerno ricorda a tutti i cittadini che in caso di ritrovamento di un esemplare piccolo o adulto di Tartaruga marina è fondamentale allertare la Capitaneria di Porto e la Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli ai numeri 0815833111 e 3346424670. Solo in questo modo si può cnotribuire alla salvaguardia di una specie in estinzione.

Foto Francesca Punzo