Battipaglia: Etica accanto ai lavoratori delle imprese in crisi

Le vertenze industriali presenti sul territorio del Comune di Battipaglia ormai non si contano piu’: BTP, PAIF, TERMOPAIF  ecc. Un lungo elenco che da’ l’idea del processo di dismissione del tessuto industriale di una citta’ , di una area, che solo 15 anni fa si presentava come uno dei maggiori ” poli industriali” della Campania e del Sud Italia. Nel silenzio colpevole delle istituzioni locali e nel disinteresse della politica cittadina il dramma della cassa integrazione ed oggi ( scaduti gli ammortizzatori sociali) della disoccupazione coinvolge centinaia di famiglie della nostra citta’. Etica per il Buon Governo che da sempre ha seguito le vicende delle crisi industriali  battipagliesi saluta come un fatto di grande rilevanza sociale e politica i tentativi dei lavoratori, come quelli della BTP e della PAIF di costituirsi in cooperativa x assumere la gestione della fabbrica nella quale hanno lavorato per anni e che ora sono alla chiusura, spesso per scelte imprenditoriali  avventate e poco lungimiranti. Rimane nostra convinzione che le istituzioni locali debbano accompagnare i tentativi di superamento delle situazioni di imprese locali….partecipando ai tavoli sovracomunali, offrendo supporto tecnico e legale  con specifici incarichi.Stiamo ragionando di centinaia di posti di lavoro, del futuro economico di una intera area. Ne avevamo fatto oggetto di una specifica richiesta alla commissione straordinaria che regge le sorti del Comune di Battipaglia dopo lo scioglimento x infiltrazioni malavitose, non ci e’ sembrato di cogliere grande interesse su questa come su altre questioni che toccano la “carne viva” della nostra comunita’. Nei prossimi giorni , come gia’ fatto in altre circostanze, Etica chiedera’ un incontro alle organizzazioni sindacali ed ai lavoratori delle fabbriche in crisi, per definire congiuntamente un percorso che politica, istituzioni locali , organizzazioni sindacali e lavoratori possono percorrere insieme per perseguire con forza  un obiettivo comune: evitare la dismissione definitiva del tessuto manifatturiero della nostra citta’ e della Piana del Sele

Cecilia Francese