Eboli: “Maria SS. Addolorata” cucine chiuse per carenze strutturali

Ancora una volta dobbiamo registrare la cronaca di una chiusura annunciata per pressapochismo ed a causa di chi negli anni addietro invece di vigilare sugli appalti e di trovare soluzioni a carenze strutturali non di oggi ha forse pensato ad altro. Mancano le vie di fuga e c’è da spostare un grosso bombolone di gas: queste le violazioni più gravi riscontrate nella cucina del Nosocomio ebolitano che genereranno nell’immediato la chiusura della cucina con il trasferimento del personale e lo spostamento della produzione dei pasti nel vicino Nosocomio di Battipaglia. Il danno più evidente è per gli utenti che, ancora una volta, pagheranno per colpe di altri in quanto la qualità dei pasti – che dovranno essere trasportati da Battipaglia – sicuramente ne risentirà. Bisognerà, poi, individuare le responsabilità: in altri Ospedali la sicurezza dei locali mensa e cucina è garantita dalla ditta appaltatrice e non dall’Ente Pubblico. Non è dato sapere al momento il perché la Ditta non ha provveduto a mettere a norma i locali come prescrivono le leggi sulla sicurezza generando questo disagio che certamente si rifletterà anche sui lavoratori. Infatti, se il personale a causa di questa chiusura viene momentaneamente considerato in esubero dalla Ditta, si potrebbero aprire per loro le porte della cassa integrazione con la perdita di parte del salario. Bisogna escludere, al momento, una concentrazione delle attività di produzione definitiva nel Plesso di Battipaglia poiché non prevista da alcun appalto in essere, né è plausibile una scelta in tal senso da parte della Ditta appaltatrice che deve – nel più breve tempo possibile, ripristinare le condizioni di sicurezza nei locali oggetto dei sopralluoghi e bisognerà contingentare i tempi in modo che la Ditta sia obbligata in tal senso e nel più breve tempo possibile pena la revoca dell’appalto ed il subentro di altra Ditta. Noi, dal nostro canto, seguiremo la vicenda assicurandoci che né l’utenza, né i lavoratori paghino per colpe di altri.”  Dichiara il coordinatore RSU FISI/FIALS Rolando Scotillo