Salerno: Procura, ricostruito omicidio Petrone

Nella mattinata odierna, personale della D.I.A. e della Squadra Mobile cli Salerno, ha eseguito il provvedimento cautelare personale, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Salerno su conforme richiesta della locale D.D.A., nei confronti di 2 persone – già detenute per altra causa -, ritenute entrambe mandanti dell’omicidio dii Petrone Fabio commesso, nella notte tra il 7 ed il 12 agosto 2007, con l’aggravante del metodo camorristico. In particolare, uno dei due colpiti dall’ordinanza di misura cautelare, ovvero D’A. V., è risultato essere anche l’esecutore materiale dell’omicidio. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile e dalla D.I.A. di Salerno e, integrate dalle intercettazioni eseguite tra 11 2013 ed il 2014, corroborate dai pregevoli riscontri alle dichiarazioni – a struttura collaborativa – rese da D. S. C., D F. P. e C. W., hanno dimostrato che l’omicidio Petrone è strettamente connesso a quello perpetrato, solo qualche mese prima, in pregiudizio di S. D.. In sede di rito abbreviato, infatti, l’omicidio S. è già stato ricondotto al progetto -affermazione criminale dell’avverso gruppo, inquadrato nel clan D’A. storicamente egemone nel capoluogo salernitano, all’epoca diretto da D’A. V. e V. V., detto “Ciro” . Il Petrone, organico al gruppo D’A.,/V., è stato barbaramente trucidato dai suoi stessi sodali con 4 colpi d’arma da fuoco, di cui uno al volto, poiché aveva confidato nell’ambiente la sua diretta partecipazione all’omicidio di S. D., ingenerando, così, il timore dei correi di una sua possibile collaborazione con la giustizia, avvalorata dal fatto che, al tempo, manteneva stretti rapporti con C. W. il quale, proprio in quel periodo, aveva iniziato a collaborare con la giustizia. Le indagini svolte hanno fornito informazioni di estrema utilità per la ricostruzione dell’omicidio Petrone fornendo un quadro chiaro delle fasi immediatamente precedenti l’omicidio e, in particolare, che la vittima aveva da poco lasciato l’abitazione de I V. allorquando era stata poi oggetto della violenta azione di fuoco. Nel medesimo contesto investigativo, inoltre, è stata ampiamente dimostrata la partecipazione del Petrone all’omicidio di S. D., così come peraltro ampiamente confermato dal collaboratore di giustizia D. S. C.

Procura della Repubblica di Salerno