Cava de’ Tirreni: Bisogno “Mi schiero apertamente come sempre, ballottaggio per Servalli”

Circa un anno fa strinsi la mano a Vincenzo De Luca. Se lui si fosse candidato, con o senza i partiti, io mi sarei candidata con lui nella lista “Campania Libera”, una sua civica. E così è stato. In quel preciso momento avvertii due sensazioni, una di grande orgoglio e l’altra di grande responsabilità. L’orgoglio di far parte di un grande progetto e la responsabilità di conseguire un grande risultato: per De Luca, per chi in quel momento mi aveva sponsorizzato, per chi credeva in me e per me stessa. Il mio risultato elettorale mi ha comunque soddisfatta, con circa 1.100 preferenze (e un ulteriore 40% annullate poiché il mio nome veniva sistematicamente apposto accanto ad altro simbolo) credo di aver dato un segno tangibile di dedizione ed impegno. Io provenivo da cinque anni di percorso civico, un percorso dove credevo che i valori che uniscono i civici sono diversi dalle logiche di partito, ma col senno di poi posso solo dire che mi sbagliavo. Comunque in questi anni posso affermare di non essermi mai risparmiata, ho speso passione, tempo, impegno e studio. I nemici dei miei amici sono stati miei nemici (politici, s’intende). Le battaglie a difesa dei più deboli e delle ingiustizie sono state le mie battaglie. Ora però ci aspetta un altro appuntamento importantissimo, questa volta per le sorti della nostra città: il ballottaggio tra Vincenzo Servalli e il Sindaco uscente Marco Galdi. Tra chi si schiera apertamente e chi invece no io preferisco, come mio costume,  far parte della prima categoria. Mi schiero in maniera ufficiale votando ed invitando a votare per Vincenzo Servalli. Con onestà intellettuale ammetto che in cinque anni di opposizione non sempre ho condiviso le sue scelte, ma mi schiero e lo voto per diversi motivi: perché è il candidato che ha sostenuto De Luca Presidente, perché è il candidato sindaco appoggiato da De Luca, perché il suo progetto ha sostanziali similitudini con quello che ho sempre condiviso, perché non è Marco Galdi, perché è l’unico che quando sono rimasta sola mi ha sostenuto moralmente negli ultimi giorni della mia campagna elettorale.

 

                                                                                                                         Monica Bisogno