Salerno: regionali, Loredana Marino con Salvatore Vozza

Loredana Marino, candidata consigliera regionale della lista Sinistra al lavoro per la Campania con candidato presidente Salvatore Vozza, sulle derive incostituzionali dell’Italicum. Con l’Italicum “Renzi vuol far girare al contrario la ruota della storia e preparare una svolta autoritaria che ci mette fuori dal solco della Costituzione che tanto sudare e sangue è costato agli italiani per la lotta di Liberazione dal nazifascismo. Girando per la nostra provincia trovo molti esponenti ed elettori del Pd che mi palesano la loro insofferenza verso questa deriva autoritaria. Condivido questa sofferenza ma essa non può trasformarsi in rassegnazione. Occorre alzare la testa e combattere per la democrazia. Anche per questo in Campania abbiamo scelto di sostenere la candidatura di Salvatore Vozza alla presidenza della regione”. E’ quanto afferma Loredana Marino, candidata della lista Sinistra al lavoro per la Campania nella circoscrizione di Salerno. “Vincenzo De Luca – prosegue Loredana Marino-  non ha niente da dire sull’Italicum? Non spende neanche una parola per difendere i suoi compagni di partito messi a tacere con la minaccia di mettere in mora il Parlamento con un voto di fiducia sulla legge elettorale?”Per l’esponente di Sinistra al lavoro per la Campania “ l’Italicum è peggiore anche del porcellum. Rende sistemico un premio di maggioranza abnorme che trasforma una minoranza elettorale in una maggioranza parlamentare. La legge sui sindaci , a cui dice di ispirarsi, non è costituzionalmente ammissibile per l’elezione del parlamento. Infatti i sindaci non possono cambiare la Costituzione, eleggere il Capo dello Stato, o i rappresentanti del Csm o della Corte Costituzionale. Con una simile controriforma un partito di minoranza nel Paese potrebbe da solo proclamare lo Stato di guerra.” Nell’invitare alla mobilitazione “in difesa della Costituzione e contro la riforma elettorale basata sul doping e l’alterazione della volontà popolare” Loredana Marino invita “ i tanti elettori del Pd oggi in sofferenza per le politiche sociali di Renzi, a scegliere un voto a sinistra come argine  alla deriva autoritaria e come seme di speranza per una nuova stagione democratica del Paese”