III ediz. Premio Internazionale Iside

Il Premio Internazionale Iside è innanzitutto un grande premio d’arte che attraverso la pittura, la scultura e la fotografia offre, ai partecipanti e non solo,  un momento di incontro e confronto, un’occasione per conoscersi dove potere anche ideare futuri scenari di collaborazione, progetti collettivi, visioni artistiche d’insieme, in sostanza un momento dove inglobare per crescere. Così inizia la presentazione del giovane direttore artistico  Roberto Scalingi, architetto di 28 anni di Fondi (LT) dove lavora ed opera in quanto è anche un geniale scultore ceramista. Roberto continua rappresentando il Premio Internazionale Iside come: “l’incontro con altre poetiche artistiche è sempre formativo perché offre nuovi stimoli per la creatività e in qualche modo, mette in discussione l’artista, genera una crescita intellettuale ed offre la possibilità di arricchire il proprio linguaggio attraverso contaminazioni con le esperienze più disparate. Il Premio ha, inoltre, il particolare merito di accogliere gli artisti in concorso come veri amici, conseguendo di instaurare con gli stessi immediate sinergie, fino a coinvolgerli  e sentirsi coinvolti, gli uni verso gli altri, in un connubio in cui parla solo l’arte.  Il tema di concorso scelto quest’anno è l’integrazione: ancora una volta il Premio Internazionale Iside ha voluto porre il focus del concorso su una tematica di grande impatto sociale. L’obiettivo è sempre quello di porre l’attenzione sulle più attuali problematiche del nostro tempo, denunciandole, esaminandole e possibilmente esorcizzandole attraverso l’arte. L’integrazione è intesa come accoglienza ed inclusione sociale, come apertura mentale, come lotta al razzismo ed ad ogni forma di discriminazione. Il Premio vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di abbattere gli stereotipi e i pregiudizi contro la diversità, che sia di razza, di credo, di pensiero, di costumi, etc.; con l’auspicio che grazie al dialogo interculturale possano cadere tutti gli ostacoli che minano l’armonia e la cooperazione tra gli esseri umani”.