Ocse, scuola italiana in difficoltà

di Rita Occidente Lupo

Scuola poco efficiente e qualitativamente non competitiva con gli altri Paesi dell’UE: La radiografia che emerge dall’indagine Ocse, marca anche i costi. Inoltre, posti di lavoro sparuti, non motivanti giovani all’istruzione. Imperativo categorico, andare avanti con privatizzazioni e deregulation, giacchè l’Italia deve ancora fare passi avanti sulle privatizzazioni, che “non hanno raggiunto gli obiettivi fissati” negli anni scorsi e implementare le riforme per la riduzione delle “barriere alla concorrenza”. In tal modo si potrà parlare di formazione anche permanente e guardare all’agenzia educativa, che negli ultimi tempi rischia di perder sempre più terreno a riguardo