Mercato immobiliare: trend compravendite 2007 – 2014

Il mercato immobiliare nell’ultimo anno ha dato segnali concreti di ripresa, soprattutto dal lato delle transazioni. Erano anni che non vedevamo un segno positivo davanti alle compravendite e questo trend, generalmente, anticipa l’avvicinarsi della fine di un lungo periodo depressivo. I prezzi sono ancora in ribasso ma questo, unito alla ripresa dell’erogazione dei mutui, sta riavvicinando al mattone non solo tante famiglie, ma anche tanti giovani in procinto di creare il proprio nucleo familiare. Anche gli investitori, per quanto gravati e anche scoraggiati dalla pressione fiscale, sembrano volere cogliere le opportunità che questo mercato può offrire loro. Non dimentichiamo che dal 2007, anno in cui è iniziato il ribasso dei prezzi gli immobili, secondo i dati dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, i valori hanno perso il 36%.

Il 2006 è stato un anno caratterizzato dal boom delle compravendite, per poi lasciare il passo alla contrazione dei volumi e dei prezzi.

Nel 2013 si è registrato il picco minimo delle compravendite, mentre nel 2014 sembrerebbe iniziato il trend di ripresa del mercato.                                                                                                             COMPRAVENDITE NAZIONALI – RESIDENZIALI

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

   806.225

   686.587

   609.145

   611.878

   598.224

   444.018

   403.124

   417.524

(Fonte: elaborazione Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa su dati Agenzia delle Entrate)

 VARIAZIONE PERCENTUALE DELLE COMPRAVENDITE NAZIONALI – RESIDENZIALI

2007/2006

2008/2007

2009/2008

2010/2009

2011/2010

2012/2011

2013/2012

2014/2013

-4,6%

-14,8%

-11,3%

0,4%

-2,20%

-25,8%

-9,2%

3,6%

(Fonte: elaborazione Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa su dati Agenzia delle Entrate)

Per concludere, in questo 2014, si è disegnato un quadro che sembra preannunciare una lenta fine della crisi. Nel 2015, secondo le previsioni dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, le compravendite aumenteranno ulteriormente per chiudere tra 430 e 440 mila. Le grandi città, che hanno già avviato un’interessante inversione di trend sugli scambi, continueranno in questa direzione ma con valori ancora in discesa. Situazione simile potrà esserci anche nelle realtà più piccole come i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città.

Tecnocasa