Salerno: conferenza dantesca, San Francesco e San Domenico, standing ovation per don Bianco

“L’amor che mi fa bella…” per l’imput ad un’ interessante tavola rotonda che, al Salone dei Marmi, di Palazzo di Città, ha registrato un boom di presenze. L’iniziativa, voluta dalla Società Dante Alighieri, presieduta dalla prof. Pina Basile, ha visto la conduzione del direttore del nostro quotidiano, prof. Rita Occidente Lupo, che ha introdotto il prof. Alberto Granese, dell’Università degli Studi di Salerno ed il prof. don Michele Bianco, dell’Università degli Studi di Bari. In apertura, dopo l’inno nazionale, la Basile ha porto il saluto del prof. Sebastiano Martelli, direttore del dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo fiscianese. Poi le note critiche di Granese, sulla figura dei due Santi che il poeta stilnovista colloca nel cielo del sole,Francesco e Domenico, insieme ad altre anime beate. Con estrema abilità linguistica “perchè Dante è un poeta e ci tiene ad esser incoronato tale, giacchè per lui la poesia è nel suo etimo, poiesis, fare, intreccio di retorica e musica.” Il commento di Granese, a preludio della lectio magistralis di don Bianco che, con dovizia di particolari, ha illustrato i legami tra la Commedia e le altre realtà medievali, enucleando enciclopedicamente il periodo medievale nel quale l’opera dantesca si muove, compendio di filosofia, astronomia, poesia, arte. Poi l’accento sui due Santi di spicco complementari, uno dell’oriente ed un altro dell’occidente, uno proveniente da territorio marino, l’altro rupestre. Francesco d’ Assisi, che inquieta il poeta, per la sua crudezzza. Il cammino dantesco, quello dell’umanità che il vate assomma e che ascende alla salvezza, elevandosi dopo il pentimento. L’ampia dissertazione di don Bianco s’è conclusa con una standing ovation, che l’assessore comunale Ermanno Guerra, ha voluto suggellasse il tutto, limitandosi solo a salutare la folta assemblea con un cenno della mano amicale. L’appuntamento prossimo della Dante Alighieri, il 5 marzo, alle ore 16,30, al Salone Bottiglieri della Provincia con “Pasolini interprete di Dante”.