Salerno: Agesci “Thinking Day” a Santa Sofia

Maria Pia Vicinanza

Ieri il movimento internazionale dello scoutismo ha festeggiato il Thinking Day, giornata del pensiero, nel compleanno dei fondatori Robert Baden Powell e Olave, sua moglie. Il complesso monumentale di Santa Sofia, riboccante di gioia e  canti, ricco della famiglia scout Agesci della zona Salerno. Malgrado le sfavorevoli condizioni metereologi che, il tutto s’è svolto con grande partecipazione, all’interno grazie alla collaborazione del Comitato di zona e dei responsabili Felice Calenda ed Antonella Culicigno. La decisione di trascorrere  questa giornata con i gruppi che compongono la zona: 4 di Salerno, 2 di Cava, 1 Minori,1 di Amalfi, per un totale di 600 scout. La giornata è nata anche dalla richiesta del vescovo Mons. Luigi Moretti, d’ incontrare i ragazzi della sua diocesi, volendo ridurre la distanza tra i giovani e la Chiesa. Mentre i ragazzi più piccoli intenti a giocare, la branca R/S, ragazzi dai 16 ai 21 anni, hanno accolto Moretti col canto della route nazionale vissuta a San Rossore lo scorso Agosto quando, 34.000 camicie azzurre si riunirono per comporre la Carta del Coraggio. Il documento, scritto personalmente, con l’ impegno ad adoperarsi nel proprio territorio, corredato di richieste alle istituzioni laicali ed ecclesiali, a sostegno dell’azione nella società contemporanea, incontrando le loro esigenze. Questo il primo passo della branca RS della zona Salerno, che ha donato al Vescovo il documento. Vivace il susseguente dibattito. Roberto, voce del gruppo Salerno 1°, ha chiesto cosa fare per poter avvicinare i giovani alla fede. “Nella Chiesa c’è un appannamento dell’autenticità, ma per fortuna anche persone come Papa Francesco, che ogni giorno ricordano l’autenticità del cristianesimo, secondo il Vangelo di Gesù” ha risposto Moretti, continuando poi su argomenti vicini ai giovani, che spesso li mettono in profonda discussione. “E’ vero che ci sono molti scandali anche nella Chiesa, ma anche esempi positivi da seguire. Dobbiamo essere meno superficiali ed abituarci a cogliere il bene da imitare. Non possiamo giustificare la pigrizia con gli scandali altrui”. Aneddoti scout dell’esperienza personale di Sua Eccellenza, scout e assistente di gruppi, hanno coinvolto e reso le parole più sentite e vicine ai ragazzi. Molte le domande sulla carta del coraggio, l’ emarginazione, l’omosessualità, la politica, temi che creano discussione: Moretti, riprendendo le parole del Vangelo, ha ricordato che Dio è amore, per cui ciò che più ci avvicina a Lui, è vivere tale sentimento tra gli uomini. Mettersi alla scuola del Maestro, per un cammino salvifico, conoscendo ed approfondendo il testo sacro, prima di poter dire di essere o meno credente, nella libertà di un cammino. A conclusione, l’ invito a vivere l’essenzialità scout, andando contro corrente con coraggio: “Credo che gli scout abbiano un metodo educativo, che crei persone vere, per  questo giocate quest’avventura, giovani, fino in fondo, senza paura!” Questo messaggio ha centrato tutte le sensibilità, che si son ritrovate poi per la partecipazione eucaristica nella quale, accanto all’Arcivescovo, Don Sergio Capone e Don Felice Moliterno, quest’ultimo assistente scout per la zona Salerno.  Una festa, anche nel rito offertoriale, dove all’altare son stati portati il vessillo della pace, i fazzolettoni e le intenzioni di preghiera ricordando anche di chi, dall’alto dei cieli, ha vissuto tale cammino, allenandosi a quella buona strada e buona caccia, a cui ha invitato Moretti, nel congedare l’assemblea, tra canti e chitarre, vessilli e propositi.