Unioni civili: appello a Papa Francesco!

di Rita Occidente Lupo

Tanto tuonò…che piovve! Roma ed il sindaco Marino, ancora sull’insistenza del registro delle unioni civili, in nome di una battaglia “di civiltà”, a detta del primo cittadino capitolino. Il registro prevederà la trascrizione automatica nel registro delle nozze gay, contratte all’estero. In barba alla famiglia tradizionale, diritti giuridici e civili per tutte le coppie equiparati, indipendentemente dall’ orientamento sessuale.  Entusiasta lo scalpitante Ignazio Marino strenue oppositore, insieme ad altri sindaci, al dictat di Angelino Alfano e per la cui mancata cancellazione la Procura, di recente, ha aperto un fascicolo di indagine.  Il centrodestra continua a negare l’avvallo tale registro, orfano di valenza giuridica. Roma, 160^ città a dotarsi di tale albo, vista come la culla dell’accoglienza, a dispetto d’ogni regola etico-cattolica giacchè, al registro potranno iscriversi coppie conviventi da almeno un anno e con almeno un componente residente nell’Urbe. Il mondo cattolico in fermento, in un pressing al Santo Padre affinchè, prima del Sinodo sulla famiglia dei prossimi mesi, possa dettare linee guida chiare a coloro che intendono restare aderenti al Magistero, in un cammino di fede cristiana. Rimarcando più che mai l’istituzione divina della famiglia etero, già benedetta da Cristo alle nozze di Cana.