Albania: nuova frontiera del business

Francesca Carrano

C’era una volta Lamerica, così definiva l’Italia un noto film di Gianni Amelio sugli sbarchi di albanesi disperati sulle coste pugliesi negli anni ’90, dopo la fine del regime di Enver Hoxha e il crollo finanziario dovuto al successore Ramiz Alia. Oggi, vent’anni dopo, l’inversione di rotta che non ti aspetti. L’Albania è diventata Lamerica per molti italiani che hanno deciso di investire e studiare nell’ex protettorato italiano. Investire in Albania conviene, e tanto, la mano d’opera costa dieci volte meno che in Italia, un operaio costa da 200,00 a 300,00 euro/mese, la pressione fiscale e molto bassa, irpef 10% e per questi motivi sono più di 400 le imprese italiane oggi presenti in Albania. I campi d’investimento sono artigianato, filigrana, prodotti tipici, agricoltura, industria tessile, manifatturiera,energetica e green economy, piccole fonti di produzione energia elettrica pulita ed indipendente, edilizia e infrastrutture, commercio, call center in lingua italiana ed inglese, industria del legno, falegnamerie prodotti per la casa, industria di estrazione mineraria, rame, cromo e carbone (oltre il 47% degli investimenti esteri), industria petrolifera, industria siderurgica, pesca, turismo. Non solo business ma anche Università. Tanti gli italiani che attraversano l’Adriatico per poter conseguire un titolo di studio o un’abilitazione professionale, dall’aspirante medico, all’odontoiatra all’avvocato. In Albania tutti parlano italiano. Collegata benissimo col BelPaese, con navi da Ancona e da Bari e 20 voli da Bergamo, Verona, Pisa, Roma, l’Albania è diventata, secondo l’esperto di consulenze Di Bello, la 21esima regione italiana. Inversione di rotta anche nella formazione quindi, una volta i giovani albanesi delle famiglie bene, venivano a studiare in Italia, Firenze la città preferita per laurearsi, oggi sono gli Atenei albanesi ad attirare aspiranti dottori. Per chi volesse trovare Lamerica nel paese dell’aquila nera a due teste, non c’è che da contattare l’Istituto per il Commercio Estero a Roma o l’Ambasciata Italiana a Tirana. In Albania si può andare anche per turismo, qui si trovano, infatti, resti di archeologia pelasgica, romana, greca, illirica e turca senza dimenticare il turismo religioso, madre Teresa di Calcutta era originaria di Skopje .