Pozzuoli: Associazione vittime della strada, uniti per la vita, appello

18 mesi sono passati da quel tragico 28 luglio 2013, in cui ben 40  persone persero la vita (ed altre rimasero gravemente ferite) su un  pullman precipitato da un viadotto dell’autostrada A16. Ben 18 mesi sono passati e fino ad ora le indagini non hanno portato 
al rinvio a giudizio di nessun indagato. La prima udienza giudiziaria che si occuperà della vicenda avrà luogo  (salvo rinvio) giovedì 29 gennaio 2015, davanti al GIP del tribunale  di Avellino. La nostra forte sensazione, come sopravvissuti e familiari di vittime   dell’incidente, è che le autorità preposte non stiano profondendo  tutto l’impegno necessario per arrivare, in tempi ragionevoli, ad una  conclusione delle indagini. Siamo consapevoli che lo stesso trattamento – ahimè – è riservato a   molte, troppe, analoghe indagini, che riguardino poche vittime o   tantissime vittime, com’è il nostro caso. Per questo, riteniamo assolutamente indispensabile, davanti a quello   che spesso, troppo spesso, è un vero e proprio muro di gomma da parte   dei poteri dello Stato, fare il più possibile fronte comune. Ci rivolgiamo, pertanto, a tutte le associazioni ed a tutti i  cittadini che hanno a cuore il bene e la giustizia, affinché ci  esprimano la loro solidarietà, in un momento così emotivamente 
doloroso e così delicato dal punto di vista delle indagini giudiziarie. Grazie.
Il presidente dell’associazione “Vittime della strada A16 – Uniti per 
la vita”, Giuseppe Bruno