Greta e Vanessa: abbracci e polemiche

di Rita Occidente Lupo

Lacrime di gioia e di commozione per le due cooperanti, Greta e Vanessa, che hanno tenuto per cinque interminabili mesi, il mondo col fiato sospeso. Scampate ad una sorte che temevano letale, anche se non oggetto di violenze, come da loro stesse dichiarato, ora il tormentone mediatico e politico, che non allenta la morsa del j’e accuse. Chi le vede come paladine di un salasso nazionale profumato, azzardando cifre astronomiche sul riscatto saldato, intorno ai 10 o 20 milioni di Euro, in nome di una tutela che lo Stato deve ai suoi sudditi e chi le rende ree d’essersi spinte troppo, nel proprio volontariato. Sapendo in quale campo minato andavano a parare e quali rischi avrebbe comportato la loro operosità. Mentre Gentiloni smentisce le recenti accuse “infondate”, il leghista Salvini non desiste dal guardare alla precarietà del Paese, che non vive all’ombra dell’oro. Intanto, per le due sopravvissute, che in chador lanciavano appelli al governo nazionale, affinchè potessero esser liberate, restano gli abbracci dei familiari, la gioia degli amici, tra la popolarità mediatica che le setaccia, alla ricerca della verità dei fatti, di quella terra siriana, che sta mettendo a soqquadro la serenità già precaria del mondo!