Eboli: Cariello su consorzio farmaceutico

Da tempo lo avevamo denunciato ed ora la vicenda Melchionda conferma tutte le nostre accuse ed i dubbi inquietanti: il consorzio intercomunale farmacie non è altro che un meccanismo per gonfiare le tasche e l’arroganza di amici e parenti, a danno dei cittadini e delle famiglie. L’ex sindaco di Eboli, dopo essere stato cacciato dal Comune sotto il peso di una sfiducia firmata per l’incapacità e gli interessi di chi amministrava, ora pretenderebbe di ritornare ad amministrare una parte della città, incassando presidenza e lauto stipendio, nonostante gli ebolitani non ne vogliano sentire nemmeno il nome. Se proprio i suoi amichetti di Scafati e di Capaccio muoiono dalla voglia di garantirgli gli stessi compensi del sindaco di Salerno, se lo portino a Scafati o a Capaccio e gli diano qualche incarico come si fa per gli amici e gli amici degli amici, perché un consorzio intercomunale non è cosa loro. La decisione della presidenza al sindaco cacciato da Eboli è uno schiaffo in faccia all’intera città, che ha lottato per allontanarlo dal Comune ed ora dovrebbe ritrovarselo per opera di sindaci amici suoi e che nulla hanno in comune con Eboli e con i suoi cittadini. In queste ore ci stiamo chiedendo, visto l’impegno del rappresentante del Comune di Scafati nel sostenere un avversario politico, sapendo che si trattava di un amministratore che Eboli non vuole più, se Scafati abbia interessi sul territorio ebolitano, sui suoi comparti imprenditoriale, professionale e commerciale tali da “dovere” garantire un posto di potere ben retribuito all’ex sindaco cacciato dal Comune. Sul piano strettamente politico, vorremmo sapere, evidentemente attraverso i vertici provinciali, se per Forza Italia sia normale resuscitare un avversario politico che il centrodestra ebolitano, Forza Italia compresa, ha combattuto e sconfitto politicamente negli anni. Ribadiamo la nostra ferma posizione di opposizione ad un consorzio che negli anni è servito al centrosinistra di Eboli, ed al Pd in particolare, per sistemare amici e arenti, anche consiglieri, assessori ed ora il sindaco cacciato e pensiamo che sia giunto il momento di uscire da questo carrozzone che serve solo a gonfiare qualche tasca.

–  Massimo Cariello –

Coordinatore Casa delle Idee