Castellammare di Stabia: Festa dell’Immacolata, falò nei quartieri

 Francesca Martire

I fuochi dell’Immacolata a Castellammare di Stabia si faranno. A dare l’ok è il Primo Cittadino, Nicola Cuomo. Dopo la scarsa aderenza degli ultimi anni a quella che è una festa popolar-religiosa di grande rilievo per la cittadinanza stabiese, si è così deciso di tornare ai vecchi tempi, almeno in un certo senso. Scordatevi, quindi, l’arenile, teatro dei “fuocaracchi” sino all’anno scorso: il 2014 vede il ritorno dei falò nei quartieri. Durante la notte tra il 7 e l’8 dicembre, quindi, la Città di Castellammare vedrà nuovamente le fiamme agitarsi sui grandi tronchi costruiti ad arte per l’occasione giacché, se fatti con il dovuto criterio, essi sono destinati a durare sino ad un paio di giorni a partire dall’accensione, a mezzanotte. “Moscarella”, “L’Acqua della Madonna”, “La spiaggia”, “Postiglione” e tutte le altre zone de “La Città delle Acque” proveranno nuovamente quella sana competizione che si fa strada fra quartieri, per il falò più grande e più resistente. Il tutto, però, ad una condizione: il rispetto delle norme. Chiunque voglia accendere il cosiddetto ”fuoco da ‘Macolata”, è tenuto a presentare regolare domanda presso l’Ufficio Comunale, impegnandosi a monitorare il fuoco sino al suo completo spegnimento al fine di evitare danni a cose e/o a persone. A tal fine andranno comunicati a Palazzo Farnese orari e siti ove si intendono ubicare i falò, in modo da facilitare i controlli. Tante le polemiche in merito, tanti gli scontri tra i favorevoli e non: tanti almeno quanto l’entusiasmo dei più piccoli che potranno rivivere a pieno la tradizione che negli ultimi anni gli era stata negata al fine di assicurare le condizioni di sicurezza ottimali.