Sos: edilizia scolastica al palo!

 di Rita Occidente Lupo

Che gli edifici scolastici fossero fatiscenti in alcune aree del Paese e poco ospitali, notorio. Ma che addirittura il 32,5% implorasse interventi urgenti, ignorato. Come che il 41,2%, in aree a rischio sismico, di cui solo il 22,2%, con certificata verifica di vulnerabilità. Il rapporto di Legambiente fotografa una situazione incresciosa, nella quale versa la scuola italiana, nelle sue fondamenta: il 9,8% degli edifici, in aree interessate dal dissesto idrogeologico e l’8,4%, esposto a rischio vulcanico. La preoccupante situazione, ancora una volta registra una diversa condizione nel Paese: sul podio, Trento, Pordenone e Forlì; Roma al 66° posto, mentre al Sud Lecce si distingue al 21° posto. Come fronteggiare i circa 41.000 edifici scolastici, imploranti interventi di riqualificazione e messa in sicurezza, enigmatico, giacchè il 58% delle scuole, costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica del 1974. Mentre il governo Renzi stila documenti, atti a recepire suggerimenti per migliorare la fruizione dell’offerta formativa, la campagna d’ascolto deve non bendarsi dinanzi alle fondamenta, sulle quali imperniato il sapere, da trasmettere nella sicurezza infrastrutturale!

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