Salerno: Istituto Comprensivo “G.Barra” ricorda alluvione ’54

MariaPia Vicinanza

Presso la Biblioteca provinciale, i plessi  scolastici Tafuri e Rodari, dell’Istituto Comprensivo “G.Barra”, diretto dalla Preside Annamaria Grimaldi, hanno presentato il lungo lavoro di un anno in memoria dell’ alluvione che ha colpito la città di Salerno nel 1954. A 60 anni dalla tragedia, i Maestri del Lavoro, impiegati nella scuola su vari fronti per progetti gratuiti alla scoperta delle antiche tradizioni, hanno proposto alle due  scuole la rievocazione di un evento drammatico per la città. Gli alunni delle 4° e 5° elementari hanno accolto con entusiasmo la proposta, grazie all’impegno delle maestre che li hanno guidati attraverso interviste ai nonni, ricerche di testimonianze conservate in biblioteca. Gli scolaretti hanno realizzato,poi, numerosi lavori : dai cartelloni, alla formazione di un vero e proprio libro. All’incontro, dopo i saluti delle autorità, del Questore di Salerno, del Colonnello dei Carabinieri, del Vicesindaco Eva Avossa, i Maestri del lavoro, la Preside Grimaldi ha tenuto a ringraziare le maestre  per il lavoro svolto ed il prof. Pecoraro, che ha messo a disposizione la sua biblioteca personale, ricca di documenti storici, consentendo di attingere a numerose testimonianze. Ha aggiunto poi: “Grazie a tutti per il lavoro svolto, perché è un dono che consegniamo alla città; solo conoscendo il passato, possiamo trovare una chiave di lettura per il presente, per un migliore futuro affinchè, gli errori passati, non vengano più commessi. La testimonianza dei superstiti ,sulla catena di solidarietà attivatasi immediatamente dopo l’evento luttuoso, deve essere per noi esempio in una società priva di valori. Questo il messaggio più importante, che hanno conosciuto i nostri ragazzi”. In conclusione,  ha esortato i ragazzi alla responsabilità verso il territorio, affinchè tragedie naturali non si verifichino più, comprendendo la responsabilità che ciascuno ha verso il posto in cui vive. Una testimonianza importante è stata quello di Cipolletta, un vigile del fuoco di 83 anni, che al tempo dell’alluvione, era un ragazzo giovanissimo in servizio: i suoi occhi lucidi al ricordo del disastro ed i suoi racconti, hanno raggiunto il cuore di tutti!