Eboli: ….Ridateci il centro storico!

 A febbraio scorso facemmo un sopralluogo nel Centro Storico di Eboli rilevando uno stato di abbandono e di degrado davvero devastante. Denunciammo la cosa con un servizio fotografico che testimoniava i punti più clamorosi dello stato di devastazione in cui è stato abbandonata la parte antica della città, qualcosa che altri ci invidierebbero e che curerebbero fino a farla diventare una “bomboniera” e non solo per rispetto alla storia ed alla cultura della nostra gente, ma anche per farlo diventare un “grande attrattore” turistico. Abbiamo ripetuto il sopralluogo qualche giorno fa, nella speranza, rivelatasi pura illusione, che Melchionda ed i suoi “pretendenti successori” avessero mosso qualche cosa, anche solo per potere arrivare in campagna elettorale dicendo che si erano presi cura del patrimonio storico di Eboli. Niente, assolutamente niente! Questo è quanto di “fatto” dobbiamo registrare a sette anni dal primo servizio fotografico:

  • Il Palazzo Paladino-Varriale -La Francesca ormai è sull’orlo del crollo, senza copertura. E’ scomparso definitivamente il grande portone in legno massiccio, e dentro il cortile si stanno portando via anche le ultime pietre di una splendida scalinata di scuola vanvitelliana.
  • A Via Scalelle, la bellissima fontana in pietra ebolitana è stata smantellata, fra le proteste e la costernazione dei pochi abitanti rimasti nell’area, e quei blocchi bianchi stanno là, ammucchiati, alla portata di tutti, senza che nessuno si ponga il problema di riconsegnare alla città antica uno dei suoi gioielli più splendenti;
  • Dietro il campanile di San Francesco rimane solo la traccia dell’affresco rubato. Ma è vero che è stato riconsegnato, che il Comune è stato avvertito di questa restituzione, ma che nulla si è mosso per ricollocarlo al suo posto?
  • Scendendo per via Genovese, ti trovi davanti una casetta gialla, di cui sono stati recuperati solo i muli perimetrali, senza alcuna porta, diventata l’ennesima discarica a cielo aperto, dove quando ci entri disturbi i topi che vi abitano . Ma dove sono i controlli ambientali sul centro antico?
  • Salendo per la scalinata della Ripicella, trovi scritte in vernice di tutti i colori e di tutte le dimensioni che deturpano le pietre della restaurata, suggestiva scalinata, con alle spalle il muro del convento delle monache e la vista sulla Piana. Qui, a testimoniare la sua bellezza, venivano a fare le fotografie gli sposi, e non solo ebolitani. .Possibile che non si trovi qualche migliaio di euro per una pulitura di quelle pietre?
  • Arrivati al Palazzo Marcangioni, che è al centro di commoventi leggende, si può guardare l’arco sormontato dalla famosa scritta indicativa della potenza di quella famiglia. “arricchito” da un tubo del gas: qualche ignorante non ha trovato altro luogo dove farlo passare ( in qualunque altra città  ci sarebbe stato il “foglio di via” per l’autore di quello scempio alla bellezza e alla testimonianza storica, e per l’assessore al ramo che fa finta di non vedere)!
  • Si ritorna a via Sant’Angelo dove, sette mesi fa, denunciammo una occupazione e recinzione di area pubblica da parte di “qualche” privato.  E’ rimasto tutto come era a febbraio: la recinzione dell’area pubblica è sempre là, muta testimonianza del più assoluto menefreghismo di questa amministrazione.

Invitiamo tutti gli ebolitani a farsi un giro sulla parte vecchia della città per toccare con mano lo stato di abbandono in cui e’ stata ridotta da dieci anni di Amministrazione Melchionda, sulla quale pesa la gravissima responsabilità , fra l’altro, di avere tenuto congelato in qualche cassetto un milione di euro della ricostruzione.   Quelli che hanno governato in questi anni non possono avanzare neanche la scusante che non avevano i soldi!!!  I soldi li avevano e se li sono “dimenticati”, mentre avevano il dovere di utilizzarli  per continuare il grande lavoro di recupero e valorizzazione svolto dalle amministrazioni precedenti. A noi non resta che invitare i nostri concittadini  a riprendersi la parte antica di Eboli , per rimetterla al centro della vita cittadina. Per noi questo sarà un elemento discriminante: chiunque voglia discutere con noi sulle prospettive elettorali del 2015 dovrà dirci cosa vuole fare per la parte antica della città.  A tutti quelli che si candideranno a sindaco, e fanno  finta di non esserci stati negli anni in cui si consumava questo oltraggio, chiederemo conto dai palchi di cosa hanno fatto, di cosa hanno detto durante l‘epopea melchiondiana, per frenare il degrado che ferisce il cuore storico di Eboli. Diamo appuntamento ancora in piazza in questi giorni con le testimonianze fotografiche del vergognoso stato di abbandono ( le parole non bastano!) e, soprattutto, per lanciare le proposte programmatiche della sinistra ebolitana per sanare le ferite inflitte da dieci anni di Amministrazione Melchionda

Sinistra Unita                                                                                Rifondazione Comunista