Benevento: apertura reparto Terapia Intensiva Sant’Agata de’ Goti

 E’ certamente un grande giorno quello che domenica si appresta a vivere la comunità di Sant’Agata de’ Goti. La struttura ospedaliera locale torna ad assumere un ruolo decisamente centrale all’interno del panorama sanitario e sociale sia provinciale che regionale. Un obiettivo raggiunto grazie all’impegno del governo regionale ma, soprattutto di quella realtà di Partito che, con costante e quotidiano impegno, ha saputo indirizzare quanto era già stato stabilito, e non ancora attuato, dal Piano Ospedaliero Regionale. Il nostro decisivo e doveroso ruolo nella vicenda è stato quello di permettere che si attuasse quello che l’esecutivo Caldoro aveva pianificato. L’Utir (Unità di Terapia Intensiva e Rianimazione) non solo è importante perché diventa l’anello di congiunzione di una sinergia tra il Rummo e il Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, ma perché consegna visibilità e impegno al territorio delle aree interne sannite. L’obiettivo da realizzare è quello di liberare l’Azienda Ospedaliera Rummo dal traffico di impegni che quotidianamente ne intasano l’operato non può che giovare l’intero sistema sanitario sannita. Una azione, questa, che permetterà di delocalizzare l’attività creando una intensa e produttiva rete di rapporti sul territorio. Un discorso che sviluppa il servizio di emergenza impostato e che lo renderà maggiormente efficace. Ormai sentiamo il premier Renzi parlare, durante la riunione Stato-Regioni, di una ulteriore riduzione delle spese sanitarie. Una considerazione che non ci permette di stare allegri e confidare in tempi migliori. Ecco che occorre rispondere con prospettive serie ed una programmazione efficace. Oggi l’Utir di Sant’Agata de’ Goti rispecchia le caratteristiche ricercate da quella che ormai definiamo la spending review, ma è opportuno anche stabilire una ulteriore azione che permetta al Sant’Alfonso Maria De Liguori di sussistere e resistere. La nostra idea strategica di sempre è stata quella di fortificare l’eccellenza dell’Azienda Ospedaliera Rummo decongestionandola delle criticità che la opprimono. La meta sembra essere vicina.