Salerno: Comitato “Salute e Vita” su dichiarazioni Codacons Fonderia Pisano

Apprendiamo dagli organi di stampa, in particolare dall’intervista concessa all’emittente locale LIRA TV della richiesta di chiusura delle Fonderie Pisano da parte dell’Avv. Marchetti, vice presidente nazionale del Codacons. Teniamo a precisare che il “Comitato Salute e Vita” in questi mesi ha agito in modo da tutelare in egual modo il diritto al lavoro e la salute dei cittadini, battendosi allo scopo di accelerare il processo di delocalizzazione delle Fonderie, portando la questione all’attenzione di tutte le istituzioni locali (Prefettura, Comune, Provincia, Regione, Sindacati…), nonché del Governo centrale tramite una serie di appelli e, recentemente, tramite una delegazione ricevuta dal Presidente della Commissione Ambiente. Ricordiamo che gli obiettivi del Comitato sono la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e la pressione verso le istituzioni affinché il problema delle Fonderie venga definitivamente risolto tramite la delocalizzazione dello stabilimento ormai “assolutamente incompatibile con il contesto urbano nel quale è inserito” (citando l’ultimo decreto di citazione a giudizio nei confronti di Luigi Pisano), e la conseguente adozione delle migliori tecnologie industriali, senza esacerbare i possibili conflitti tra i cittadini e la forza lavoro impiegata nelle Fonderie. Proprio per tutelare interessi di cittadini e lavoratori (ricordiamo che tra i capi d’imputazione del processo tutt’ora in corso a carico di Luigi Pisano, oltre a quelli riguardanti le emissioni di polveri nocive in atmosfera, vi è quello relativo alla mancanza nell’impianto dei requisiti a tutela della salute di questi ultimi) il Comitato si è costituito parte civile nel procedimento, contrariamente al Comune ed alla Provincia di Salerno, nonché al Codacons.  Il Comitato conosce bene il devastante impatto delle Fonderie Pisano sulla città di Salerno e sulla Valle dell’Irno che si manifesta, tra le altre cose, tramite miasmi intollerabili in precisi momenti della giornata, così come successo stamattina. A questo scopo abbiamo più volte sollecitato l’intervento del NOE e della Polizia Municipale. Al di là delle inutili provocazioni, tuttavia riteniamo che il vero efficace strumento di cui dispongono i cittadini siano i controlli messi recentemente in campo dall’ARPAC, che hanno già rivelato importanti sforamenti nella concentrazione di inquinanti nel fiume Irno, immediatamente a valle della Fonderia, oltre che nella concentrazione delle polveri sottili nelle aree circostanti. Riteniamo che il monitoraggio continuo degli inquinanti consentirà di chiarire e provare le responsabilità della Proprietà Pisano e saremo pronti, nel caso tali rilevamenti evidenziassero palesi criticità, a sollecitare le Istituzioni, in primis il Sindaco di Salerno, quale garante della salute dei cittadini, a prendere gli opportuni provvedimenti anche di urgenza. A questo scopo si rivelerà sicuramente importante poter sedere come Comitato insieme a Regione, Provincia, Comune di Salerno, ASL, ARPAC e ISPRE, al tavolo tecnico di monitoraggio della Valle dell’Irno( costituito su richiesta del comitato Salute e Vita), così come richiesto in un incontro alla Regione Campania e sancito dalla Delibera di Giunta Regionale. Tale tavolo che si riunirà per la  prima volta  presumibilmente in Settembre, darà  ulteriore impulso all’attività di approfondimento e di conoscenza delle condizioni ambientali della zona. Pertanto il Comitato continua a vigilare sugli esiti dell’intensa attività di monitoraggio ambientale messa in campo dall’ARPAC, mantenendo viva l’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni sulla qualità della vita nel territorio di Salerno e della Valle dell’Irno.