Battipaglia: Santese su Civicamente impegno Castelluccia

In merito alla notizia uscita sui quotidiani locali che riguarda la Castelluccia di Battipaglia  e l’impegno di Civicamente per accedere ai fondi della Fai per il suo recupero, la famiglia Santese interviene: “Non può che farci piacere che si riaccenda l’interesse sulla Castelluccia.  Di certo è un luogo del cuore, ma il cuore è ormai infranto, subiamo mortificazioni continue e menzionarci come chi si disinteressa di una propria proprietà è davvero la punta dell’iceberg. Anche noi vorremmo recuperare e riportare agli antichi fasti la Castelluccia, fa parte della nostra vita e delle nostre origini, abbiamo presentato decine di progetti a tal fine, ma ognuno di essi è stati rispedito al mittente. Ancora oggi ce ne chiediamo il motivo. La Castelluccia è il luogo del cuore di tutti i battipagliesi non solo della famiglia Santese, è il simbolo indiscusso della città, ma vorremmo avere i mezzi e la disponibilità degli Enti a farci fare ciò che sarebbe giusto, una disponibilità che non abbiamo mai avuto, forse sempre per lo stesso motivo, c’è un comitato politico affaristico in questa città che vorrebbe metterci le mani sopra magari nascondendosi dietro l’interesse collettivo per fare solo speculazioni personali, a questo noi abbiamo detto no,  lo abbiamo ribadito con forza negli anni passati. La nostra proposta concreta è stata quella di creare una fondazione proponendo un progetto serio nell’interesse della collettività, ma il problema è subentrato quando abbiamo stabilito che la fondazione portasse il nome di “Francesco Santese”, il nome di colui che con i propri soldi e i propri sacrifci  ha acquistato la proprietà da una famiglia salernitana per riportarla alla collettività battipagliese. Non hanno mai voluto autorizzare nemmeno un progetto di consolidamento, hanno preferito che nel corso degli anni cadesse a pezzi, segretolandosi dinanzi all’incapacità e alla stoltezza di chi ha fatto finta di non vedere. La verità è solo una, sul nostro cognome c’è e c’è sempre stata una persecuzione gratuita, una persecuzione che va anche contro gli interessi di Battipaglia, una persecuzione che è diventata ormai insostenibile e inaccettabile. La Castelluccia è della famiglia Santese, ma vogliamo che tutti comprendano una volta per tutte che l’impegno da parte nostra a ristrutturarla c’è sempre stato, ma fino ad oggi non ce l’hanno mai permesso”.