Salerno: Alternativa Comunista su vendita Centrale del Latte

 Nel bel film di Mario Monicelli, “Speriamo che sia femmina”, uno dei protagonisti (il fattore, interpretato da Giuliano Gemma) sconsigliava alla proprietaria di vendere la fattoria di famiglia spiegandole: «Chi vende, non è più suo!». Nell’ansia di fare cassa e parzialmente coprire così un bilancio che notizie di stampa non esitano a descrivere come prefallimentare, il podestà di Salerno De Luca porta a termine la svendita a privati della Centrale del latte, ignorando perfino questa massima di buon senso. I lavoratori, che già nei mesi scorsi si sono mobilitati in difesa dei posti di lavoro, debbono ora seriamente temere per la stabilità della propria occupazione. L’esperienza di quanto accaduto in questi anni sul territorio salernitano deve indurre i lavoratori della Centrale a confidare esclusivamente nelle proprie forze e a non riporre alcuna fiducia nelle burocrazie sindacali (buone soltanto a varare “tavoli di concertazione” su cui immolare i lavoratori, come da ultimo dimostra il caso Essentra) e politiche (sempre pronte a ricorrere a una magistratura borghese prona agli interessi del capitale). Il destino dei dipendenti della Centrale è nelle loro stesse mani e non nelle aule dei tribunali o nelle trattative sindacali. Il Partito di Alternativa Comunista si colloca come sempre al fianco dei lavoratori della Centrale del latte e li invita a mobilitarsi e a scendere in piazza. Solo la lotta paga! Facciamo fallire la cessione ai privati di un patrimonio collettivo! Occupazione da subito dello stabilimento per puntare alla gestione operaia della produzione! Sciopero generale di sostegno ad oltranza su tutto il territorio cittadino avanzando la parola d’ordine della ripubblicizzazione della Centrale ponendola sotto il reale controllo dei lavoratori e di comitati popolari di cittadini‑utenti! Via la giunta De Luca! Un altro governo per la città di Salerno!

Il coordinatore regionale del Pdac

Valerio Torre