Capaccio-Paestum: PSZ 07, Voza risponde ad Auricchio

Le dichiarazioni del Sindaco di Roccadaspide sono smentite dalle prerogative  assegnate all’Ufficio di Piano ed al suo coordinatore.Il Regolamento dell’Ufficio di Piano prevede che all’ufficio sono attribuite funzioni tecniche amministrative e di programmazione, la definizione delle procedure connesse alla programmazione, gestione, controllo e rendicontazione delle risorse finanziarie, la predisposizione dei bandi, gare ed altri atti gestionali. Ma oltre al suddetto Regolamento il Decreto Regionale n° 475 del 16.11.2011 al punto 4, assegna al coordinatore dell’Ufficio di Piano la responsabilità e la direzione dell’ufficio e che deve essere dotato di poteri adeguati a svolgere il ruolo di gestore del Centro unico di costo per responsabilità e tra i compiti quello della gestione finanziaria del fondo unico d’ambito. Le suddette funzioni sono state puntualizzate dalla delibera di Giunta Regionale n° 134 del 27.05.2013 pubblicata sul BURC n° 32/2013 che affida all’ufficio di Piano il compito, il ruolo strategico di programmazione e controllo  elaborando ed attuando la programmazione secondo gli indirizzi forniti dal coordinamento e con le prerogative istituzionali e tecniche di “ Autonomia Gestionale nel rispetto dell’indirizzo programmato . Nello specifico il suddetto ufficio deve occuparsi, tra l’altro, della definizione delle procedure amministrative connesse alla programmazione, gestione,controllo e rendicontazione delle risorse finanziarie e delle modalità di individuazione  allocazione delle risorse economiche, strutturali ed umane. Tanto premesso, la coordinatrice dell’ufficio di Piano, in data 20 febbraio 2014 con nota prot. 8216, inviata al Comune di Roccadaspide, ed ai Comuni di Ottati, Piaggine, Monteforte Cilento, Magliano Vetere , Laurino, Giungano, Felitto, Controne, Castelcivita, Aquara, Roscigno, Sacco , S.A. Fasanella, Trentinara e Valle dell’Angelo, chiedeva la rendicontazione delle annualità pregresse.Al fine di evitare ulteriori mistificazioni della verità, si trascrive la richiamata nota che recita:“Facendo seguito alle precedenti comunicazioni ed al verbale appositamente redatto con il quale Codesto Spett.le Ente si è assunto l’obbligo di trasmettere entro tempi brevi la documentazione afferente alla rendicontazione delle annualità pregresse, dalla 3° alle 7°, di attuazione del P.S.Z., si prende atto che ad oggi tale obbligatorio adempimento non è stato effettuato. Tale situazione non consente allo scrivente Ufficio di poter riscontrare in maniera esaustiva e completa la nota prot. 2014 0021323 del 13.01.2014 che per opportuna conoscenza si allega, con la quale la Regione Campania ha comunicato il termine ultimo del 28.02.2014 per la trasmissione degli atti comprovanti la chiusura delle pregresse annualità per mezzo dei succitati documenti di rendicontazione. Nessuna responsabilità potrà essere addebitata allo scrivente Ufficio per le conseguenze che deriveranno dal Vs. inadempimento”. Il Responsabile dell’Ufficio di Piano Ambito S07 Dott.ssa Maria Caterina Esposito. Il suddetto documento attesta inequivocabilmente che il Comune di Roccadaspide era uno dei 17 Comuni che avevano omesso di rendere la rendicontazione. Di chi è quindi, la responsabilità della perdita dei finanziamenti e del blocco delle attività dell’Ambito? E’ del Comune di Capaccio? Certamente no! Purtroppo con spregiudicatezza si è tentato maldestramente di far credere il contrario. Ma il fatto più grave è che le motivazioni poste a base della delibera n° 14 del 07.05.2014 assunta, dal coordinamento Istituzionale, per il cambio del Comune Capofila è totalmente destituita di fondamento. Infatti nella parte motiva  si legge: “ Rilevato, che dalla omessa rendicontazione è derivata una prima revoca di finanziamento”……….; ….“che tale situazione organizzativa contabile e gestionale del Piano di Zona risulta paralizzante e causa di quasi inefficienza”; ………… ; ”   e che ha prodotto, altresì, la perdita di importantissimi servizi essenziali e finanziamenti, per cui si rende necessario adottare ogni iniziativa  utile al fine di rimettere il Piano di Zona in condizioni di funzionare efficacemente e di erogare i servizi demandati per legge alla sua competenza, nonché per evitare responsabilità di carattere erariale   e contabile che potrebbero derivare dal protrarsi di tale condizione di inefficienza a carico degli amministratori dei comuni associati”. Come chiaramente emerge dal suddetto atto deliberativo, i rappresentanti di 17 comuni, tra i quali Roccadaspide, sono stati omissivi di quella rendicontazione, che ha determinato la  perdita dei finanziamenti. Il fatto grave è che abbiano motivato il cambio del Comune capofila inverosimilmente per le loro gravi omissioni e inadempienze. L’atto deliberativo risulta contraddittorio nelle motivazioni,ed è del tutto infondato ed illegittimo. L’Amministrazione si riserva di intraprendere qualsiasi iniziativa, dal punto di vista giuridico – amministrativo, per chiarire una volta e per tutte le modalità di formazione, organizzazione e gestione dell’Ufficio di Piano. L’amministrazione comunale di Capaccio