Roma: Love it! Sesso consapevole, divi a sostegno contraccezione

Una serata per accendere i riflettori sulla sessualità consapevole e la contraccezione con tanti personaggi famosi del mondo della musica, del cinema, della televisione – e non solo donne – che hanno aderito alla campagna d’informazione sulla contraccezione Love it! Sesso consapevole promossa dalla SIGO – Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia in collaborazione con lapillolasenzapillola, progetto educazionale di MSD. Tanti i personaggi dello spettacolo che hanno deciso di sostenere la campagna indossando il bracciale glamour con il simbolo femminile per promuovere la “moda” della sessualità consapevole: la testimonial della campagna Baby K, idolo rapper delle giovanissime, Claudia Pandolfi, Valeria Solarino, Michela Quattrociocche, Giorgio Pasotti, Andrea Sartoretti e Alessandro Roja per citarne solo alcuni. Giorno dopo giorno cresce il movimento d’opinione sulla contraccezione consapevole tra le giovani donne. In poco più di due mesi di attività i primi risultati della campagna sono positivi: oltre 30.000 visite di giovani donne al sito web www.lapillolasenzapillola.it, le pagine più consultate sono state ad oggi quelle sui contraccettivi, l’anello vaginale e la Love Band, un servizio di consulenza online su sessualità e contraccezione gestito da 12 giovani ginecologhe. Oltre 300 le ragazze che hanno contattato le ginecologhe della Love Band per un totale di 620 mail scambiate, segno del dialogo che si è instaurato. Tante le domande: dai contraccettivi ai loro effetti indesiderati, alle modalità di inserimento dell’anello vaginale, alla contraccezione d’emergenza, alle alternative alla pillola anticoncezionale disponibili sul mercato, fino alle dimenticanze nell’assunzione dei contraccettivi orali. Donne giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni, il target della campagna Love it! Sesso consapevole, determinate, curiose in fatto di sessualità e contraccezione, indipendenti e intraprendenti che però per quanto riguarda il sesso mostrano poca consapevolezza e maturità tanto che nel 42% dei casi non fanno uso di contraccettivi e si affidano al partner o alla buona sorte. «Sappiamo che le ragazze di oggi attingono al web per avere informazioni sulla sessualità e sulla contraccezione e sappiamo anche quanto le ragazze che usano la pillola se ne dimentichino almeno due volte al mese – afferma Nicola Surico, Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e Past President di SIGO – abbiamo pensato di dare a queste giovani donne almeno due messaggi importanti su un mezzo come internet con cui hanno confidenza: la possibilità di scegliere un’alternativa alla pillola come l’anello vaginale e la necessità di proteggersi con una contraccezione sicura da gravidanze indesiderate». “Love it!” è prima di tutto un invito rivolto alle ragazze affinché amino la loro vita, il loro corpo e la loro sessualità, scegliendo liberamente. Una sessualità consapevole e la contraccezione più adatta permettono di programmare in autonomia scelte importanti della propria vita.«Vi sono svariate alternative nei contraccettivi ormonali a basso dosaggio tra i quali quelli che la donna può assumere in forma diversa rispetto alla pillola come il cerotto e l’anello vaginale sottolinea Rossella Nappi, Professore associato di Ostetricia e Ginecologia all’Università degli Studi di Pavia – quest’ultimo rappresenta una sicura alternativa alla pillola, ugualmente efficace e a basso dosaggio, può essere inserito una volta al mese e la donna con questo dispositivo impara a conoscere il proprio corpo». Love it! Sesso consapevole si differenzia dalle altre campagne d’informazione perché per parlare di contraccezione usa linguaggi innovativi come la moda, la musica e il web e perché per la prima volta le ragazze non sono semplici destinatarie, ma protagoniste e testimonial della campagna indossando il bracciale che troveranno durante le date del prossimo tour di Baby K e nelle tappe della campagna d’informazione lapillolasenzapillola negli atenei italiani.