Piano di Zona Ambito S/07, replica a Voza su cambiamento Comune capofila

Le dichiarazioni rilasciate recentemente dal Sindaco del Comune di Capaccio sull’iniziativa avviata da diversi Sindaci appartenenti all’Ambito S/07 per il cambiamento del Comune Capofila del Piano di Zona meritano una replica seppure limitatamente a quanto sostenuto dal dott. Italo Voza sul ruolo del Comune Capofila, della Responsabile dell’Ufficio e del personale attualmente impiegato presso l’Ufficio di Piano, tralasciando ogni altro commento in merito alle forze politiche a cui appartengono i Sindaci firmatari della richiesta definita di “sfiducia” e che dovrà essere necessariamente esaminata dal competente Coordinamento Istituzionale. In primo luogo deve essere chiarito che l’attività dell’Ente capofila non si limita, come dichiarato nell’articolo della “Città” del 19.04.2014, a mettere “a disposizione la sede ed altri servizi”. L’articolo 6 della convenzione posta a base del funzionamento dell’Ambito S07 dispone che il Sindaco del Comune Capofila “… assicura l’esecuzione delle deliberazioni del Coordinamento, le azioni finalizzate a rafforzare la collaborazione tra gli Enti convenzionati e relaziona al Coordinamento sull’andamento delle attività previste dal Piano di Zona”. Il ruolo del Comune Capofila è, quindi, ben più rilevante essendo allo stesso demandato un compito che va oltre la mera rappresentazione istituzionale, dovendo assicurare attraverso il proprio apparato organizzativo il regolare svolgimento dei servizi sociali approvati dall’intero Coordinamento Istituzionale e che, per chiare disposizioni normative e regolamentari, devono trovare attuazione attraverso gli uffici del Comune Capofila al quale è demandata la gestione e la responsabilità delle spese garantendo efficacia ed efficienza. Non a caso la Regione Campania ha specificato che relativamente alla presentazione del bilancio di chiusura delle attività pregresse la responsabilità è del Sindaco del Comune Capofila che si avvarrà a tal scopo di tutti gli uffici del Comune stesso. Nonostante ciò, sin dal suo insediamento avvenuto nel 2012, la nuova Coordinatrice dell’Ufficio di Piano  -nominata all’unanimità da tutti i componenti del Coordinamento Istituzionale tenutosi in data 16.01.2012 e non solo da quelli appartenenti ad una sola corrente politica – non è stata posta nelle condizioni di poter – da subito – operare per una immediata riattivazione dei servizi che fino a quel momento risultavano inattivi. La Coordinatrice, in distacco dall’ASL Salerno, ha dovuto dapprima procedere all’individuazione mediante delle procedure concorsuali pubbliche delle figure minime indispensabili a garantire il funzionamento dell’Ufficio che, fino a pochi mesi prima, era composto oltre dalla Coordinatrice professionista esterna da un numero minimo di n. 6 dipendenti amministrativi per 20 ore settimanali, n. 3 co.co.pro per 20 ore settimanali, oltre al servizio di mediazione familiare svolto da un dipendente per 12 ore settimanali, al servizio di antenna sociale svolto da n. 14 dipendenti con orario settimanale variabile dalle 10 alle 14 e dal servizio di segretariato sociale effettuato da n. 4 dipendenti per 20 ore settimanali. Per quanto riguarda la precedente Coordinatrice deve essere rilevato che il Comune Capofila, attraverso i propri Uffici, ha sottoscritto con la stessa un contratto di lavoro subordinato che – per il solo periodo dal 07.03.2011 al 31.12.2011, per un numero di 100 ore settimanali – prevedeva una remunerazione di € 47.299,36, ben oltre i parametri previsti per legge per un dipendente pubblico cat. D1. Attualmente, invece, l’Ufficio di Piano è composto dalla Responsabile che svolge tale ruolo in posizione di distacco dall’ASL per un numero di 18 ore settimanali e senza stipendio “aggiuntivo” rispetto a quanto accadeva in passato; alla stessa, poi, non risultano essere state versate  dal Comune Capofila nemmeno le somme spettanti a titolo di indennità per un importo di € 1.800,00 annuo. L’Ufficio è poi composto, dal giugno 2013, da n. 4 dipendenti part-time (18 ore settimanali), da un dipendente part-time per 25 ore settimanali e da un lavoratore socialmente utile distaccato dal Comune Capofila dal 21.01.2014 per 20 ore settimanali. Il Sindaco Voza, quindi, ha erroneamente riferito di n. 15 dipendenti ritenendo, probabilmente, di dover computare anche gli otto assistenti sociali part-time che, come è ben noto al dott. Voza, avrebbero dovuto essere assunti dai Comuni appartenenti all’Ambito nella misura di n. 1 assistente sociale ogni 10.000 abitanti. Dalla documentazione pubblica presente agli atti dell’Ufficio emerge chiaramente che la continuazione del servizio sociale è stata garantita dalla Responsabile dell’Ufficio di Piano che ha assunto i provvedimenti necessari a colmare l’inadempienza dei Comuni appartenenti all’Ambito S07, nessuno dei quali prevede nel rispettivo organico tale indispensabile figura professionale. A titolo di esempio, si ricorda che altri Responsabili di altri Ambiti sociali confinanti hanno ritenuto di non dover sopperire a tale mancanza imputabile esclusivamente ai Comuni. Il motivo è anche dipeso dal fatto che il costo degli assistenti sociali comporta necessariamente la riduzione dei fondi messi a disposizione dalla regione per il funzionamento dell’Ufficio di Piano, al momento sotto-organico e chiamato ad dover effettuare adempimenti che avrebbero dovuto essere effettuati negli anni pregressi e verificati dal Comune capofila. L’attuale sede dell’Ufficio di Piano è inidonea come più volte riferito dalla Responsabile: basti pensare che la stessa è posta al primo piano di una civile abitazione priva dell’abbattimento delle barriere architettoniche; inoltre, per oltre due mesi dal 07.11.2013 al 20.12.2013 non è stata garantita nemmeno una linea telefonica. Allo stato l’Ufficio è privo di fax, né è stata attivata dal Comune capofila una firma digitale per l’effettuazione degli acquisti sul MEPA o Consip richiesta nel 2013 e sollecitata nel mese di gennaio e di aprile 2014. Non è stato dato riscontro nemmeno alla richiesta di attivazione di un protocollo costringendo il dipendente dell’Ufficio di Piano a recarsi quotidianamente presso l’Ufficio Protocollo del Comune Capofila e a sostarvi ogni volta per un tempo di almeno tre ore a causa delle modalità di funzionamento dell’ufficio comunale che, addirittura, in varie occasioni ha consegnato all’Ufficio di Piano corrispondenza a distanza di mesi e, in un caso, addirittura di anni. Il Comune Capofila, inoltre, non ha garantito una sede idonea per le due assistenti sociali operanti nel proprio territorio, né per il Coordinamento Istituzionale costretto in alcuni casi a dare priorità alle cerimonie programmate nella sala solitamente utilizzata per l’assemblea.

il Responsabile dell’Ufficio di Piano Ambito S07

Dott.ssa Maria Caterina Esposito