Salernitana-Perugia, sinonimo di spettacolo anche sugli spalti

Maurizio Grillo

Salernitana-Perugia è spesso sinonimo di spettacolo. Non solo in campo, laddove la storia è piena di partite ricche di emozioni e colpi di scena, ma anche e soprattutto sugli spalti, con un gemellaggio trasformatosi in rivalità dopo una semifinale di coppa Italia di serie C, sfottò e striscioni ironici ed un botta e risposta a distanza sul web iniziato già da diverse settimane. In attesa della gara di domenica prossima, che offrirà un colpo d’occhio eccezionale per la categoria e meritevole di palcoscenici ben più prestigiosi della Lega Pro, in tanti stanno ricordando due delle coreografie più belle ed originali inscenate dalla curva Sud dell’Arechi proprio contro il Perugia. Si comincia nel 1989/90, al “Vestuti”, quando la sfida agli umbri cade in prossimità delle feste natalizie; la “Curva Nuova” completamente colorata di granata cerca di esorcizzare il 25° campionato consecutivo in Serie C con uno striscione eloquente: “No alle nozze d’argento”. Dagli spalti si solleva poi la scritta “Solo Granata”, che accompagna la squadra verso la B, passando anche per l’1-0 firmato Ferrara di quella sfida. Nel campionato 1997-98, quello che segnò il ritorno di campani ed umbri in massima serie, le squadre furono accolte con una scenografia spettacolare e che ammutolì i pochi sostenitori ospiti presenti in curva Nord: “Ogni bacio tira un altro bacio, così come ogni odio porta un altro odio. Così come rispettiamo vogliamo essere rispettati, ma contro vili e mediocri la nostra coerenza è più forte della vostra demenza” il contenuto di un “finto” messaggio uscito da un “Bacio Perugina”, un’idea carina ed originale che fece parlare a lungo di sè nel vasto panorama delle tifoserie italiane. Arechi da brividi anche un anno dopo, con oltre 30mila spettatori, un tifo alle stelle sin dal riscaldamento ed una coreografia mozzafiato che, un decennio dopo, ispirò gli ultras della curva dell’Inter. “Scene da Oscar” si leggeva nell’anello superiore della Sud, con la riproduzione in miniatura di alcune delle scenografie più belle degli anni 90 ed “Il Potere deve essere granata” in bella vista. Un’immagine bellissima che spinse il canale satellitare “TelePiù” a votare, a fine stagione, quella della Salernitana come la miglior tifoseria dell’anno per media spettatori, per capacità di incidere sull’esito delle gare e per l’originalità delle coreografie e degli striscioni. Negli anni successivi, pur senza scenografie, il principe degli stadi ha fatto comunque la sua parte: 8mila spettatori in B nel 2004-05 (match che costò l’esonero di Ammazzalorso, in 500 protestarono fino a tarda serata all’esterno della tribuna), 6mila in C1 due anni dopo ed esposizione di un paio di striscioni di sfottò, oltre 10mila la stagione successiva, quando ai gol degli ex Mazzeo e Cherubini la Salernitana replicò con Turienzo e Cardinale al 90′. Nell’occasione, il portiere umbro Puggioni, dopo un miracolo compiuto su Tricarico al 94′, si rivolse alla curva con un gesto decisamente poco elegante.