Cava de’ Tirreni: incontro tema demolizione case abusive

L’Associazione cavese presieduta dal Pres. Luigi Di Domenico nata nel 2008 e che conduce la lotta contro le demolizioni di necessità sul territorio cavese, presente all’incontro istituzionale tenutosi alla Provincia di Napoli  sul tema “ Abusivismo edilizio, tutela dell’ambiente – Principio di legalità ed emergenza sociale”. Venerdì 11  aprile  alle ore 18:00, un importante incontro istituzionale si è tenuto presso la Provincia di Napoli, incentrato sul tema dell’abusivismo edilizio, abbattimenti e vincoli paesaggistici, ad intervenire il presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo, il governatore della Regione Campania Stefano Caldoro, l’On. Carlo Sarro, il Sen. Nitto Palma, la senatrice Rosaria Capacchione, il P.M. Raffaele Cantone Presidente Nazionale Autorità Nazionale Anticorruzione, On. Domenico De Siano alla presenza di tante autorità, di sindaci, magistrati e una vasta rappresentanza di tecnici. Il presidente Luigi Di Domenico auspica che per quanto si è discusso sia al parlamento che in regione Campania, venga trovata una soluzione definitiva nelle prossime settimane per l’ampiezza e la delicatezza del tema che coinvolge oltre 70mila famiglie della regione Campania, la rivisitazione dei vincoli paesaggistici ormai obsoleti e la speranza del riconoscimento della legge 326/2003. Il problema dell’emergenza abitativa dei cittadini è stata la chiave del dibattito degli intervenuti presenti, così dalle parole dell’On. De Siano che auspica il superamento di qualsiasi logica di partiti di fronte ad un problema unico che coinvolge un’intera Regione, non esistono risorse economiche né di tempo, le abitazioni di poveri cittadini che non hanno potuto secondo un criterio definito costruire la propria ed unica casa di necessità è un diritto che va difeso perché non è possibile nascondere la compartecipazione e le responsabilità politica quale causa di questo grave dramma sociale, interi territori sprovvisti di piani regolatori. A seguire l’incisivo intervento del senatore Carlo Sarro che fornisce cifre drammatiche dell’abusivismo in Campania oltre 70mila sentenze di demolizione e di altra 200mila tra procedimenti penali ed amministrativi che non sono stati ancora esaminati,  cita  così la proposta approvata in Senato a firma del sen. Falanga D.L. n.580 del 22/01/2014 con il concorso della quasi totalità dei partiti, con cui si da un ordine di priorità negli abbattimenti, partendo dalle case di speculazione ed in ultimo quelle destinate all’unica abitazione familiare. Uno scempio questo delle demolizioni spietate che vede concorde anche la Senatrice Rosaria Capacchione del PD, che parla anche della sua zona Casa Pesenna in provincia di Caserta dove il 92% del patrimonio edilizio è abusivo mentre ad essere demolite sono solo le abitazioni di poveri cittadini che non hanno possibilità di difendersi con un giudice amministrativo, persone povere, un paradosso che conduce solo segnali negativi e diventa ingiustizia nell’ingiustizia per le persone più povere. La drammaticità e la difficoltà di fronteggiare un problema di così ampia portata lo si evince chiaramente nell’intervento del PM Raffaele Cantone a cui replica il sen. Nitto Palma. Il Governatore Stefano Caldoro, parla di problema normativo e politico, perché inibire il condono alla Campania è una scelta insipiente ed ingiusta, un diritto di cui hanno beneficiato tutte le regioni italiane. E dei piani paesistici in merito all’art.15, che andrebbe rivisto ma è bloccato a livello regionale per via di una parte politica contraria e mina la possibilità di ridefinire i vincoli e le aree che rientrano nella sfera degli enti locali. Per finire, il presidente del  Comitato Casa Sicura Luigi Di Domenico rivolgendosi di persona al tavolo delle autorità al Governatore Caldoro e al sen. Carlo Sarro ha chiesto dettagli tecnici delle fasi a seguire del disegno di legge in discussione alla Camera e sollecitato il pres. Caldoro a forzare i lavori in Consiglio Regionale sui vincoli paesistici e di aver coraggio di porre fiducia su una materia troppo importante per migliaia di famiglie. Un incontro dunque, che rende testimonianza di quanto sia grande e viva l’attenzione da parte della nostra associazione al problema delle demolizioni che interessa 3000 famiglie cavesi che continuano a vivere nel timore di vedersi abbattuto da un momento all’altro il frutto del sacrificio di un intera vita di lavoro e di stenti.

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