Salerno: “Presentazione autori e pittori contemporanei” di Elisabetta Busiello

Claudio Di Mella

Puntuale, come ogni anno, la prof.ssa Elisabetta Busiello di Brusciano (NA), ha pubblicato un’agenda con una serie di poesie, scritte in gran parte da autori selernitani. L’agenda, infatti, è stata presentata a Salerno, nei saloni del Polo nautico. Si apre con una poesia di Maria Totaro Pepe, intitolata “Mani”; segue una breve poesia di Gisella Gallo ed una, più impegnativa, di Anna Roberta Giannini, che riflette su di un volo immaginario di farfalla e lo fa in maniera suggestiva e avvincente. Quarto, Vittorio Pesca, la cui poesia è intitolata “Annuncio” e riflette, invece, sull’avvelenamento della terra e sugli sconquassi che le ha procurato l’avidità dell’uomo: non ci sono più farfalle, i fiori sono spenti, i lupi e le iene si dividono i beni della terra. Un’altra poesia si intitola: “Il dono della preghiera”, di Francesco Gallicchio. L’autore dice che tutto può rappresentare un dono gentile e gradito, anche quattro pere, se sono frutto di amore. Il poeta si rimette a Dio, che è la sua ultima speranza. Segue la poesia di Nicola Mastrocinque, di Foglianise (BN), che è dedicata a Madre Teresa di Calcutta, povera fra i poveri, diseredata fra i diseredati, che si tuffò nelle opere di carità, per ridare speranza ai poveri di tutto il mondo. Vi sono poi alcune immagini di agopittura, realizzate da Camilla Grasso, ed una recensione, curata da Claudio Di Mella, di un romanzo di Elisabetta Busiello, intitolato “Amore… tra sogno e realtà”. Poi una lunga serie di poesie tristi della stessa Busiello. Poi l’opuscolo cambia registro, pubblicando una poesia di Claudio Di Mella, intitolata “Gli amici tarantini”. Essa è chiara nel dettato, limpida nella forma e grata agli amici tarantini, che lo hanno accolto sempre con molto amore. È difficile dire di tutti, ma spiccano in particolare una poesia dedicata a Salerno da Antonio D’Agosto, di Moio della Civitella; una poesia della morconese Flora Di Mella, dedicata al marito morto; e soprattutto una poesia di Francesco Terrone, che è un poeta di tutto rispetto, nella quale l’autore dichiara che gli piace ascoltare il sibilo del vento e guardare in esso le mille capriole di foglie secche e petali di rosa. Seguono altri carmi di Raffaele Caliero, di Marco Fioretti, di Carmelo Di Perna e di Sergio Todero. Abbelliscono la pubblicazione immagini di pittori, come quelle di Margherita Del Priore, Adalgisa Santucci, Aldo Inglese, Tiziana Gizzi e Giovanni Rapicano. Il libricino, che ha anche una bella copertina, merita di essere letto e studiato.