Angri: annullata selezione pubblica 10 operatori ecologici

L’associazione Noi con l’Italia interviene in ordine all’avviso di annullamento -sottoscritto dall’ingegnere Domenico Novi, Direttore dell’azienda speciale Angri Eco Servizi- della selezione pubblica per titoli ed esami per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 10 operatori ecologici, nonché per la formazione di una graduatoria a scorrimento finalizzata alle assunzioni nelle aree operative relative alla raccolta di rifiuti, allo spazzamento ed alla tutela e decoro del territorio angrese. Si tratta di un argomento assai delicato, che è già stato sottoposto da Noi con l’Italia all’attenzione dell’Amministrazione Mauri nel mese di ottobre 2012, quando gli attivisti, alle prime indiscrezioni sull’illegittimità del bando, chiesero alla compagine di governo di fare chiarezza sulla selezione pubblica soprattutto per non illudere chi aveva partecipato con la speranza di concorrere per il tanto auspicato “posto fisso”. Oggi ancora una volta Noi con l’Italia, purtroppo, si trova costretta a dover puntare il dito contro l’Amministrazione Mauri, che ha dimostrato di avere poca sensibilità e scarso rispetto per chi cerca lavoro, in un periodo caratterizzato da una terribile crisi economica ed occupazionale. L’annullamento della selezione pubblica, pertanto, oltre a rappresentare uno scivolone, nonché un’innegabile brutta figura, ha minato ulteriormente la già poca credibilità che era rimasta al nostro paese agli occhi degli stessi angresi e della comunità dell’Agro. Inoltre, agli attivisti di Noi con l’Italia sta a cuore evidenziare anche un altro argomento di non poco conto: l’insufficiente, o meglio inesistente considerazione che Mauri nutre verso chi non la pensa come lui. In un programma presuntivamente istituzionale (dal momento che le immagini sono sovrastate dal logo del Comune di Angri) Mauri, con i soldi dei cittadini, parlando del caso amianto, annuncia –con enorme gioia e soddisfazione da parte di Noi con l’Italia– che bonificherà entro quest’anno il nostro territorio, e che quindi l’amianto ad Angri resterà solo un brutto ricordo. Tuttavia Mauri si lascia sfuggire che “un problema che abbiamo da 34 anni verrà risolto, credo con rammarico da parte di coloro che oggi abbaiano, perché loro pensavano che quest’amministrazione non era in grado di dare una risposta a questo problema per mancanza di fondi.” Questo è il rispetto che Mauri ha dei suoi concittadini: utilizzare i soldi pubblici non solo per lanciare messaggi governativi ma anche per diffondere una nuova politica di democrazia: ovvero denigrare le associazioni del territorio che hanno il difetto ontologico e insanabile di non stare dalla sua parte, e che quindi, seguendo il suo pensiero, non meritano di essere ascoltate!