Capaccio-Paestum: 24° sito archeologico italiano

Il sito archeologico di Paestum, con 242.218 visitatori nel 2013, in base ai dati dell’Ufficio statistica del Ministero dei Beni e delle attività culturali, figura al ventiquattresimo posto nella top 30 nazionale dei musei, monumenti ed aree archeologiche italiane. «E’ un riconoscimento importante che premia il lavoro della Soprintendenza ai Beni archeologici e della direzione del museo. – afferma il sindaco Italo Voza – Nonostante le enormi difficoltà derivanti dal taglio dei fondi provenienti dal governo centrale, e nonostante i sacrifici che ne derivano per far quadrare i conti senza trascurare la salvaguardia del patrimonio archeologico, che fa parte dell’Unesco, oggi continuiamo ad ospitare uno dei siti archeologici più belli e meglio conservati in Italia e nel mondo. Da parte nostra, come amministrazione comunale, fin dal giorno del nostro insediamento abbiamo instaurato un rapporto di stretta collaborazione con la soprintendenza ai Beni archeologici e con la direzione del museo». Ne sono un esempio il protocollo per la riqualificazione e valorizzazione della cinta muraria, il protocollo siglato tra Comune, Soprintendenza ai Beni archeologici e direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici, grazie al quale è stato ottenuto un importante finanziamento per interventi di recupero e restauro dei beni di valore storico, archeologico e ambientale. E ancora il supporto dato dal Comune in occasione dei lavori di scavo e di ricerca effettuati la scorsa estate presso il santuario dell’Heraion, il protocollo d’intesa per l’intervento di recupero, riqualificazione, valorizzazione e riassetto del sistema della viabilità dell’area archeologica di Paestum. Dal 2013 la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che è un evento d’interesse mondiale, si svolge tra i templi, nel museo e nella Basilica Paleocristiana grazie all’accordo tra il direttore della Borsa Ugo Picarelli, la Soprintendenza archeologica e il Comune di Capaccio Paestum. Anche questa novità storica ha contribuito e contribuirà alla promozione e alla ulteriore crescita in termini di presenze turistiche dell’intero territorio. L’ultimo, in ordine di tempo, è il protocollo siglato con la soprintendenza ai beni archeologici e altri enti per la valorizzazione del prodotto turistico della Città di Capaccio Paestum.«Fin dal mio primo giorno come sindaco di Capaccio Paestum si è instaurato un proficuo rapporto di collaborazione tra l’amministrazione comunale e la Soprintendenza, con la soprintendente Adele Campanelli e la direttrice Marina Cipriani: ci unisce l’obiettivo comune di migliorare sempre il nostro splendido sito archeologico con l’obiettivo di scalare ancora questa e altre classifiche».

 

 

Un pensiero su “Capaccio-Paestum: 24° sito archeologico italiano

  1. A parte che arrivare al 24° posto su 30 è in assoluto deprimente per il sito archeologico più importante tanto da essere Patrimonio dell’Umanità, a me risulta che si è passati dai 350.265 visitatori del 2010 ai 242.218 del 2013, con una diminuzione di ben 108.047 unità. C’è da vantarsi di questo? Non è che la causa sia stata proprio la nuova errata localizzazione della Borsa? o il modo di gestire l’area archeologica diventata, come diceva Dante per altra situazione, “non donna di provincia ma bordello?

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