La scuola secondo Giannini!

di Rita Occidente Lupo

Una scuola sempre meno valorizzata, quella che il nostro Paese conosce e che vive con affanno risorse economiche per sfide culturali avanguardiste. Così il neo ministro Stefania Giannini, all’opera in una rivisitazione dei cicli scolastici e degli emolumenti corrispettivi al personale educativo, spesso demotivato in un processo d’aggiornamento e d’impegno. Sulla riduzione della scuola superiore da 5 a 4 anni,  riflessione sui contenuti culturali. Al momento, convinzione serrata sulla valenza della storia dell’arte nei programmi. Sfida notevole quella dell’equiparazione stipendiale, come nella media europea. Grazie a contratti che considerino gl’ insegnanti figura fondamentale nella società e non solo nella scuola. Pertanto, una revisione contributiva, con meccanismi premiali, sì da incentivare professionalità. In merito alla dicotomia, statali-paritarie, per il Ministro le scuole ad avvalersi di analoghi diritti, relegando ai singoli la scelta del tipo d’istruzione da privilegiare, nell’ambito  educativo europeo. Mano all’aratro anche per il bonus maturità, che costituisce per gli allievi un vademecum per il mondo occupazionale o universitario.  

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