Proverbi Africani: tutte le galline che cantano sono state uova

Padre Oliviero Ferro, missionario saveriano

Mi ricordo sempre la triste impressione ricevuta nella visita a una Casa di riposo per anziani negli anni sessanta a Novara. Nel pomeriggio della domenica, noi seminaristi andavamo a “fare la buona azione”, a visitare delle persone sole e abbandonate per portare loro un po’ di gioia. Mi ricordo,ancora come oggi,  quando mi sono avvicinato a uno di questi signori anziani (che dormiva in un letto con le spalliere di ferro).  Mi ha stretto forte la mano. Non me la voleva lasciare più. Piangendo, ci disse che era stato abbandonato dal figlio in questa Casa. Nessuno della sua famiglia veniva più a trovarlo. Si sentiva solo; eppure aveva cresciuto dei figli, aveva fatto molto per loro. Ora nessuno pensava più a lui. E’ la medesima cosa che succede ancora oggi in tante Case per anziani. I figli pensano a godersi i frutti dei sacrifici dei genitori. Si dimenticano di quello che hanno ricevuto. Purtroppo anche questo comincia a capitare in Africa.Una volta l’anziano era qualcuno da rispettare, da curare con amore, perché aveva tutta l’esperienza della vita che aveva condiviso con i figli e i nipoti. Ora, sembra, che sia diventato qualcosa di inutile, di pesante. Non è più di moda rispettare chi ci ha dato la vita.Forse ci dimentichiamo che anche noi, un giorno (forse?), diventeremo anziani. E chi si occuperà di noi?

 

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