Salerno: Gagliano su processo Cirielli diffamazione mezzo stampa

“Sarà fatta chiarezza e di questo non posso che essere soddisfatto”. Così Salvatore Gagliano commenta l’apertura del processo, presso la seconda sezione penale del Tribunale di Salerno presieduta da Antonio Cantillo, a carico del deputato Edmondo Cirielli per il reato di diffamazione a mezzo stampa nei suoi confronti. Il rinvio a giudizio del parlamentare salernitano era stato disposto dal sostituto procuratore della Repubblica Francesca Fittipaldi nel mese di settembre 2013. I fatti risalgono all’aprile di due anni prima. In pieno corso la campagna elettorale per il Comune capoluogo. L’allora presidente della Provincia Edmondo Cirielli aveva definito Gagliano un “miserabile politico” che “se la prende con il Popolo della Libertà che pure per tanti anni lo ha sfamato”. Le dichiarazioni dell’esponente di centrodestra erano apparse su alcuni organi di informazione locali. Salvatore Gagliano, difeso dall’avvocato Antonio Zecca, si è costituito parte civile. “La mia storia politica non lascia spazio alle interpretazioni -afferma Gagliano-. In quasi trent’anni di vita politica e di amministrazione attiva non ho mai chiesto incarichi e ho sempre combattuto la spartizione del potere nelle segrete stanze del comando.  I ruoli di responsabilità che in politica ho avuto l’onore di ricoprire e che ancora oggi costituiscono per me motivo di grande orgoglio, sono il frutto del consenso degli elettori. Con gli uomini e le donne di questa terra ho un rapporto speciale”.  Per sedici anni sindaco di Praiano, per due consiliature a Palazzo Santa Lucia. Ora consigliere comunale a Salerno. E sempre passando rigorosamente per le urne. Il percorso politico di Gagliano è lungo e qualificato: ”In tutti questi anni – sottolinea- non sono mai stato sfiorato da una vicenda giudiziaria di alcun tipo. Ho sempre vissuto l’impegno politico e amministrativo nel pieno rispetto della legge e nella assoluta consapevolezza della responsabilità che il ruolo impone nei confronti dei cittadini. Di tutti, i cittadini”. Il prossimo 24 giugno compariranno in aula, nella veste di testimoni, Nicola Cosentino e Luciana Scalzi. “Secondo Cirielli sarei andato via dal Popolo della Libertà dopo aver chiesto loro un incarico senza ottenerlo. Sono contento – rilancia Gagliano- che il presidente Cantillo abbia ritenuto opportuno convocarli perché, già interrogati dall’Autorità giudiziaria, Cosentino e Scalzi hanno dichiarato che mai mi sono rivolto a loro per incarichi di qualsiasi natura”. Per Gagliano “ìl confronto politico, seppure aspro nella dialettica, deve essere civile e rispettoso delle persone e della verità”. “Le offese personali –tuona- sono l’evidente conseguenza dell’assenza di argomentazioni valide e nulla hanno in comune con la politica”. La decisione di adire le vie legali nei confronti di Cirielli ha una ragione ben precisa. E profonda: “E’ un atto necessario – conclude Gagliano- per il rispetto dei tanti elettori che da sempre mi sostengono e per il rispetto della mia famiglia”.