Nola: Vescovo, cordoglio panettiere suicida

Il Vescovo di Nola, mons. Beniamino Depalma, ha accolto con immenso dolore la notizia della morte di Eduardo De Falco, cittadino di Pomigliano d’Arco, lavoratore a Casalnuovo; insieme alla Chiesa di Nola assicura la preghiera e la vicinanza alla sua famiglia, provata da un’inaspettata tragedia. Una scelta tragica quella di Eduardo che non solo ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di quanti lo amavano e lo amano ma soprattutto spinge le menti di quanti abitano questo territorio, le nostre menti, a porsi un forte interrogativo: la sua morte poteva essere evitata? Abbiamo, tutti, fatto il possibile perché Eduardo non si sentisse solo? Non vedesse nel suicidio l’unica soluzione ai suoi problemi? Eduardo non ce l’ha fatta a sostenere il peso di una multa: e noi come comunità dove eravamo? Non abbiamo vigilato, non siamo stati abbastanza vigili per evitare che una multa, inevitabilmente fonte di ansia in un tempo di crisi che vede soffrire troppi esercizi commerciali, sfociasse, altrettanto inevitabilmente, nella disperazione che ha condotto Eduardo a togliersi la vita. Come comunità non abbiamo vigilato abbastanza! Ma la scelta di Eduardo spinge il Pastore della Chiesa di Nola a chiedere, con forza, che la richiesta del rispetto della legge vada di pari passo con il rispetto della dignità dell’uomo: in un tempo difficile quale quello che viviamo, lo Stato non può non tenere conto dello disperazione dei tanti piccoli e medi imprenditori che oggi pagano lo scotto di una politica che, soprattutto al Sud, non è stata in grado di creare sviluppo. L’illegalità va combattuta ma bisogna ricordare che è la legge ad essere per l’uomo, non l’uomo per la legge. Ora è il tempo del dialogo e della comprensione, entrambi da fondare sulla giustizia sociale; è il tempo della riflessione e anche delle assunzioni di responsabilità; è il tempo dell’educazione al rispetto della legge e al rifiuto di ogni proposta di matrice mafiosa: è soprattutto il tempo di far finalmente sentire, nel nostro territorio, la presenza dello Stato come istituzione al servizio dei cittadini e non come soggetto da temere o al quale dover, esclusivamente, pagare tributi. La Chiesa di Nola invita tutti, Istituzioni, Associazioni, Sindacati, Cittadini a farsi corresponsabili nella salvaguardia del bene più prezioso che un territorio possa avere: la vita di ogni suo singolo abitante. Non solo. La Chiesa di Nola invita tutti soprattutto a dialogare per creare luoghi di accoglienza e reale ascolto di chi è in difficoltà: luoghi necessari e per la nascita dei quali, la Chiesa di Nola si rende disponibile al confronto. Dobbiamo, insieme, fare di più: dobbiamo perché possiamo. Solo con l’impegno di tutti e di ciascuno è possibile “costruire la speranza”, anche in tempo di crisi. Don Aniello Tortora