Scafati: Santocchio, dirigenze e sistema-Aliberti

L’ennesimo atto firmato dalla dirigente a termine Arch. M. G. Camera relativo alla concessione in sanatoria alla sig.ra MATRONE mamma del sindaco Aliberti, dove l’autorità inquirente sta svolgendo il suo ruolo e dove viene acceso di nuovo il riflettore della GIUSTIZIA sullo stesso dirigente, gia’ rinviato a giudizio per il reato di falso ideologico relativo a concorsi pubblici, preoccupa i consiglieri comunali di FDI Cristoforo Salvati,  Mario Santocchio  e Angelo Matrone in quanto esiste un sistema gestionale sottoposto al potere politico in funzioni chiavi dell’ente senza la “necessaria autonomia” sancita dalla legge della dipendenza del dirigente. La macchina amministrativa del nostro ente dai grandi appalti (Polo scolastico, Ex-Copmes), alle concessioni edilizie è di fatto nelle mani del dirigente più pagato (103.000 euro annui) il cui contratto di lavoro è  sottoposto al vaglio  vincolante del Sindaco. Questa situazione anomala non rende chiaro il limite e la necessaria separazione tra l’indirizzo politico e la gestione creandosi  di  fatto una “voluta” confusione. I consiglieri comunali Salvati, Santocchio, Matrone non si sentono “orgogliosi” di Scafati in quanto in una Città normale era ed è necessaria una indipendenza e una autonomia dei dirigenti e pur confidando nell’opera della magistratura, rimanendo comunque garantisti, chiedono invano di nuovo una “estromissione” della dirigente dalle gare pubbliche e continuano la loro azione politica “orgogliosi” della loro diversità di approccio ad una politica “come fine e non come mezzo”.