Salerno: Cisal, chiedere fondi per Cilento

«C’è voluta una settimana per capire quanto fosse grave lo stato di degrado del territorio cilentano e chiedere lo stato di calamità naturale». Così il segretario provinciale della Cisal Salerno, Giovanni Giudice, in merito alle drammatiche conseguenze delle esondazioni dei fiumi del Cilento e del delle frane che hanno interrotto i principali assi di collegamento. «Serviva un’esondazione e il conseguente sfollamento di centinaia di famiglie per capire che il territorio non è sicuro, se abbandonato a se stesso senza interventi di riqualificazione mirati. Il dissesto idrogeologico è un problema reale, lo si è visto tristemente in questi giorni. Bisogna intervenire immediatamente, senza ulteriori polemiche. Stop alle accuse di colore  politico, si depongano le bandiere di partito e si lotti insieme per ottenere dal Governo, o da qualsiasi altra istituzione, le risorse per poter difendere i cittadini ed evitare conseguenze ancora peggiori».Giudice punta all’intercettazione di risorse dalla Comunità Europea per provvedere al dissesto idrogeologico: «Si intercettino fondi dall’Europa che possano risolvere la disastrosa e drammatica situazione che ha colpito i luoghi devastati dalle esondazioni. La terra frana, le strade crollano, il Cilento è un territorio ormai al collasso. Come anche le zone dell’entroterra dell’agronocerino-sarnese dove incombe lo spettro dell’esondazione del fiume Sarno. Isolati e abbandonati dalle istituzioni, gli abitanti sono ormai in balìa dei cambiamenti climatici. I sindaci, da soli, non possono purtroppo fronteggiare l’emergenza, hanno bisogno di un aiuto, adesso. Poi si vuole parlare di sviluppo, turismo e incentivi alle imprese del territorio, quando lo stesso territorio non si regge in piedi da solo. Si stanzino immediatamente le risorse per mettere al sicuro la zona, poi si punti alla rinascita dell’economia del  luogo».