Montecorvino Rovella: Arma, presi assassini Persico

Nella tarda serata di ieri 24 gennaio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, della Compagnia di Battipaglia e, della Stazione di Montecorvino Rovella, coordinati  dal Pubblico Ministero Dr. Vincenzo Montemurro della Direzione Distrettuale Antimafia hanno eseguito il provvedimento di fermo di indiziato nei confronti di tre dei quattro soggetti ritenuti responsabili dell’omicidio di Vincenzo Persico, avvenuto nel pomeriggio di domenica 19 gennaio nel pieno centro di Montecorvino Rovella. Le persone fermate, a vario titolo responsabili per l’efferato fatto di sangue, sono i pregiudicati Alberto VOLPICELLI, venticinquenne di Giffoni Valle Piana (SA), Domenico LAMBERTI, alias “Mimmo ‘a Mafia” trentottenne di Giffoni Valle Piana e Nicola BRUNETTO, quarantacinquenne di Montecorvino Rovella (SA), mentre un quarto soggetto, con gravi responsabilità nel fatto di sangue, è tuttora attivamente ricercato. Nel pomeriggio del 19 gennaio scorso, in via Cavour di Montecorvino Rovella,  PERSICO Vincenzo alias “coca cola” , ventiseienne, pregiudicato, già sottoposto all’obbligo di dimora in quel Comune per rapina aggravata, veniva avvicinato da uno sconosciuto che gli  esplodeva contro quattro colpi d’arma da fuoco. Il PERSICO, benché ferito  riusciva a fuggire a bordo del proprio motociclo  venendo  inseguito dal sicario che, nel frattempo, trovava posto a bordo di altro scooter condotto da un complice, esplodendo al suo indirizzo ulteriori colpi di pistola. La vittima, abbandonava il suo scooter dopo alcune centinaia di metri, tentando fuggire a piedi ma, a causa delle gravi ferite, si accasciava al suolo. Il PERSICO benchè tempestivamente soccorso dai sanitari del 118 e trasportato presso l’Ospedale  Ruggi di Salerno, decedeva a causa delle ferite riportate al torace ed all’inguine. Le indagini immediatamente avviate e sostenute da un imponente sforzo investigativo in piena sinergia con l’Autorità Giudiziaria, hanno già nelle prime fasi consentito di inquadrare il fatto di sangue nell’ambito di contrasti per il controllo dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona. In particolare, grazie alla approfondita conoscenza della realtà locale da parte dei Carabinieri della Stazione di Montecorvino Rovella, gli inquirenti venivano a conoscenza che il PERSICO, qualche ora prima dell’agguato mortale, aveva avuto una violenta discussione con un giovane spacciatore tossicodipendente del luogo, Alberto VOLPICELLI, per motivi concernenti il controllo della piazza di spaccio. Nel corso della violenta discussione il PERSICO percuoteva ripetutamente il VOLPICELLI. Le indagini hanno consentito di accertare che il VOLPICELLI, in stato d’ira e di alterazione conseguente all’assunzione di stupefacenti, si è immediatamente organizzato per vendicare l’affronto subito. Infatti, dopo essersi procurato una pistola semiautomatica da lui acquistata nel dicembre scorso a Napoli con il LAMBERTI e da quest’ultimo custodita, con la complicità di BRUNETTO Nicola, presso la cui abitazione è stato organizzato l’attentato  e che in particolare ha procurato ai sicari i guanti e, al tempo stesso custodita l’arma del delitto durante il sopralluogo e la ricerca della vittima.

Il Volpicelli, dopo aver  notato il  Persico seduto presso un chiosco situato nella piazza del paese, tornava presso l’abitazione del Brunetto, si armava e a bordo di uno scooter di provenienza furtiva guidato da altro complice, anche egli ricercato, ritornava in centro  con il chiaro intento di porre in atto il progetto omicidiario. Dopo l’agguato i due killer raggiungevano una località isolata dove si disfacevano, incendiandoli, del mezzo, dei caschi e parte del loro abbigliamento. Qui i due sicari venivano “recuperati” dal LAMBERTI che li conduceva al sicuro.