Salernitana, tre punti e a capo… un successo per ripartire

Maurizio Grillo

Finalmente. La Salernitana ritrova il sorriso dopo quasi due mesi di astinenza. In modo rocambolesco i granata hanno avuto la meglio su un Gubbio che francamente non avrebbe assolutamente meritato di portare i tre punti a casa. In vantaggio con il gol dell’ex Falzerano, gli eugubini non hanno fatto nulla per legittimare l’inaspettato ed insperato gol siglato nei riguardi di una Salernitana sì arruffona ed abulica in certi frangenti, ma anche sfortunata in altri, quando Pisseri ha tolto a più riprese le castagne dal fuoco con parate anche di buona fattura. I granata hanno ribaltato il punteggio con un uno-due micidiale nell’arco di soli due giri di lancette e l’ironia della sorte ha voluto che i due gol venissero siglati da due dei calciatori meno utilizzati da Perrone finora: Mounard e Gustavo. E’ il successo dei subentrati perché anche Fofana, al suo esordio in maglia granata, ha saputo fornire nerbo alla manovra offensiva ed ha messo lo zampino nel gol siglato da Gustavo, colpendo il palo con una zampata da vero bomber. Perrone ha avuto il coraggio di escludere dalla contesa due pezzi da novanta come Ginestra e Foggia, affidandosi alle risorse della panchina e la scelta ha pagato, seppure nel finale. I granata hanno il merito d’averci creduto fino alla fine e d’avere osato, schierandosi con quattro attaccanti nel concitato finale. La Dea Bendata ha sorriso ai granata quando in un paio di circostanze il Gubbio avrebbe potuto spegnere i sogni di gloria dei campani con un gol in zona Cesarini. E’ una vittoria il cui segno distintivo è il numero 1: prima partita interna del 2014 all’Arechi e primo successo del nuovo anno, primi gol stagionali per Mounard (il suo gol vale il prezzo del biglietto, una pennellata da calciatore di altre categorie) e Gustavo, alla prima marcatura in carriera in Prima Divisione. La seconda trasferta nella storia del Gubbio a Salerno termina nel medesimo modo della precedente: i granata hanno bissato il 2-1 con il quale la squadra allora allenata da Roberto Breda superò i ragazzi di Torrente il 15 maggio 2011. Il successo non cancella le ombre e le perplessità su alcuni elementi cardine (Foggia irriconoscibile ad esempio), oltre che su determinati meccanismi difensivi. E’ impensabile e da pivelli prendere gol così come ha fatto la Salernitana: ciò denota lo stato difficile in cui versa ancora la squadra. Il 2-1 contro il Gubbio non rappresenta la panacea per tutti i mali, ma è arcinoto che nel calcio non vi sia migliore medicina della vittoria. Ora spetta a Perrone studiare le contromisure per sciogliere la prognosi sul malato Salernitana, riportandola in auge attraverso risultati positivi in serie che si spera si possano inanellare già a partire dal prossimo complicato impegno esterno di Pontedera.