Battipaglia: Etica su preliminare Puc e confronto con la città

Il Movimento 5 Stelle ha stigmatizzato l’assenza delle forze politiche, civiche, sociali, culturali e degli operatori di settore all’ultima riunione tenutasi con lo staff tecnico incaricato della redazione del PUC di Battipaglia, a chiusura di una fase preliminare di raccolta di considerazioni sulla bozza di questo importantissimo strumento. A differenza del Movimento 5 Stelle, noi di Etica abbiamo ritenuto che il Commissario avrebbe fatto bene ad evitare di proseguire una strada che non porterà da nessuna parte, perciò abbiamo ritenuto necessario porre una netta distanza tra noi e questa “manovra” che consideriamo inadatta, pericolosa, dannosa per l’intera comunità e soprattutto irrispettosa del ruolo della politica e della comunità rappresentata. È inaccettabile che vi sia stata e sia tuttora in corso un’attività in cui le forze politiche e la cittadinanza dovrebbero confrontarsi con “burocrati” a cui è stata demandata ogni “libera” scelta politica circa il futuro della Città.

Noi non siamo per la “tecnocrazia” fine a se stessa, né abbiamo ritenuto opportuno fidarci dello staff incaricato dall’ex Sindaco Santomauro.

Abbiamo già più volte rimarcato che questa “manovra” è dannosa per l’intera comunità, fuori da ogni razionale considerazione, oltre che inattuabile e irrazionale, senza alcuna giustificazione e sostenibilità economica, basata su una filosofia inaccettabile che non fa neanche i conti con i bisogni reali della gente, con la quantistica né col bilancio.

Cosa dovremmo ancora criticare oltre le considerazioni nette e precise che sono state rese pubblicamente? Per quanto ci riguarda, attenderemo le ulteriori mosse, atteso che fu lo stesso Commissario Ruffo ad affermare che questi sarebbero stati solo atti preparatori al PUC che avrebbe dovuto poi attuare la prossima amministrazione. Noi riteniamo che tra le priorità della prossima amministrazione debba esserci il PUC, ma certamente non dovrà essere questo PUC. Ci fa piacere, dunque, che questo nostro punto di vista sia stato condiviso dalla quasi totalità di coloro che dallo stesso Commissario furono invitati a partecipare a questa prima fase e che con la loro attuale assenza hanno lanciato un segnale forte. L’assenza di tutti a noi appare come una ferma bocciatura della Città all’orientamento del Commissario, che a questo punto dovrebbe prenderne atto e bloccare la prosecuzione di ogni ulteriore attività circa questa “manovra”, anche per rispetto alle attese determinazioni del Prefetto circa la possibile indizione di prossime elezioni per il nuovo Consiglio Comunale. Pertanto, la nostra assenza in questa fase, già ampiamente annunciata e giustificata, segna il rispetto dei ruoli e delle competenze assegnate dall’ordinamento, ed è tesa a evitare confusioni e soprattutto orientata a evitare l’inutile confronto con i “sordi”. Quanto dovevamo dire lo abbiamo detto senza peli sulla lingua. È certo che non consentiremo “colpi di mano”.

Etica per il Buon Governo