Nocera Inferiore: Bottega Equosolidale “Tutta n’ata storia”

La gestione dei rifiuti nel comune di Nocera Inferiore rimane all’oggi un nodo irrisolto. Dopo dieci anni di gestione inefficiente e clientelare della Seta che ci ha relegato agli ultimi posti delle classifiche provinciali relativamente alla perentuale di raccolta differenziata e ci ha fatto scoprire di avere la tariffa più alta d’Italia, nulla sembra essere cambiato (anzi vi è un deciso peggioramento) a più di un anno oramai dall’insediamento della nuova amministrazione. La nuova amministrazione, per amore della verità, era partita con il piede giusto: liquidazione della SETA, diminuzione della tassa dei rifiuti del 20%, eliminazione degli inutili cassonetti interrati (denominati erroneamente isole ecologiche) segno dello sperpero di denaro pubblico della precedente amministrazione, adesione alla Strategia RIFIUTI ZERO con tanto di presenza dell’assessore Alessio Ciacci del comune di Capannori (LU), il comune Rifiuti Zero per eccellenza. All’oggi però la raccolta differenziata è al palo, anzi è in decisa diminuzione, pur essendo le aree riservate alla differenziata porta a porta le stesse dell’amministrazioneprecedente, con l’aggiunta di non poco conto di Via Martinez Y Cabrera. Siamo passati dal 41% del 2011 al 35% del 2012, e i bene informati parlano che nel 2013  a stento raggiungiamo il 25%. Questo dato non può essere desunto, purtroppo, dalle fonti ufficiali (Osservatorio Regionale sui Rifiuti) in quanto al contrario dei dati degli altri comuni della provincia di Salerno, quello nocerino risulta non disponibile, chiaro segnale, questo, di una difficoltà sul piano organizzativo dell’assessorato di competenza e degli uffici comunali preposti. Certo, in questi mesi abbiamo visto un pullulare di iniziative sul tema dei rifiuti, quali la raccolta degli oli esausti o iniziative per il riciclaggio creativo, o la promessa di installazioni “mirabolanti” macchine per il riciclaggio, ma queste iniziative sono ben poca cosa rispetto alla necessità di intervenire strutturalmente sull’organizzazione della raccolta differenziata porta a porta, riportandola ai livelli del 2010/2011 nelle zone dove già è in essere, estendendola poi a tutta la città, oltre che a lavorare seriamente per la riduzione della produzione dei rifiuti, e senza dimenticarsi dell’inceneritore di rifiuti industriali in località Casarzano, che va’ chiuso subito. Più che di slogan ed iniziative estemporanee, c’è necessità di fatti concreti, LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO non è una sterile campagna comunicativa, è una strategia concreta che ha bisogni di pochi e semplici passi decisi…….Non vorremmo che Nocera, oltre ad essere stato il Comune con la tassa più alta dei rifiuti pagata dai cittadini, diventasse l’unico comune dove la strategia rifiuti zero non abbia funzionato. Già nella precedente amministrazione abbiamo vissuto con questi “trucchi comunicativi”: tanti slogan propagandistici ma poi una raccolta differenziata ferma. L’amministrazione, da subito, metta a disposizione della città tutta la documentazione e ci faccia capire, con un percorso partecipato, dove è bloccato l’ingranaggio e come insieme possiamo agire per rimettere in moto una gestione dei rifiuti virtuosa ed ecologica.