Bedonia: prof. Michele Grassi ricordato a 40 anni dalla scomparsa

Alfonso Mariano

Il professore Michele Grassi, nato a Montoro Inferiore il 23 agosto 1919, deceduto a Napoli il 21 giugno 1972 è stato sicuramente un personaggio di  spicco nel panorama culturale italiano, ma nel corso degli anni, anche in una situazione drammatica, come nel periodo bellico ha lasciato un segno di umanità indelebile. Il padre Angelo Ostilio, fu medico condotto; la madre Rachele Pironti discendente diretta del grande Patriota Michele Pironti, magistrato, deputato, senatore e ministro, gli inculcò l’amore per la libertà ed il senso del più alto rispetto per gli altri. La sua adolescenza trascorse tra Montoro e Solofra.ove temprò il suo spirito alla scuola del Canonico Carmine Troisi. Frequentò gli studi superiori ad Avellino, poi si laureò presso l’Università di Messina. Allo scoppio della II guerra mondiale fu Ufficiale di Fanteria destinato alla Guardia alla Frontiera al confine Italo-Iugoslavo, combattendo  valorosamente da meritare la Croce di Guerra. Dopo l’8 settembre, l’amore per la libertà e il senso della democrazia lo condussero ad intraprendere l’attività partigiana sull’Appennino Parmense ed a collaborare attivamente, in qualità di Commissario Politico, al movimento delle Brigate Patriottiche del Nord-Emilia, lasciando, in quanti lo conobbero, un ricordo straordinario.
In quegli anni bui, si distinse nel soccorso a ebrei e perseguitati politici e, finita la guerra, con un gruppo di amici, istituì a Bedonia (PR) un Liceo Scientifico per gli sfollati e ne fu preside fino alla riorganizzazione, adoperandosi con instancabile volontà e rara competenza a tenere alto il nome dell’Istituto Alfredo Oriani e ricevendo, per il suo impegno e la sua preparazione, il plauso del Provveditorato agli Studi. La sua attività in quegli anni (1943/1946) fu tanto più encomiabile e meritoria in quanto rivolta ad una platea sprovveduta che non sarebbe mai riuscita a raggiungere un minimo di formazione culturale e politica indispensabile per presentarsi a quella prima chiamata alle urne da cui doveva uscire la nuova Italia repubblicana e democratica. Sembra incredibile che un manipolo di uomini, guidati da Michele, con i drammatici problemi legati alla guerra, trovassero il coraggio  la forza per dedicarsi all’istruzione e alla formazione morale di tanti giovani.
Ritornò poi alla sua Solofra col suo primo figlio Angelo e la moglie Nuccia (Antonina Bottini) conosciuta  nelle drammatiche giornate della guerra partigiana. Lì, all’ombra del suo San Michele, impostò la sua vita di pace e lavoro e lì nacque la sua seconda figlia: Lella.
Fu prima insegnante nella scuola elementare di Solofra con l’incarico di “fiduciario”, poi docente di Storia e Filosofia al Liceo classico di Ariano Irpino (AV).  Giunto nel 1956 a Salerno, sua patria di elezione, trovò l’humus ideale in cui fecondare, ispirandosi alla convinta fede cattolica, il seme prezioso del suo impegno civile. Fu prima docente di Filosofia all’Istituto Magistrale “Regina Margherita” e, più tardi, docente di Storia e Filosofia al Liceo Classico “Torquato Tasso” rivelando un’apertura mentale verso i problemi della scuola e del suo adeguamento alle mutate realtà sociali in un nuovo spirito democratico-partecipativo. Amato e stimato da colleghi ed alunni che, con manifestazioni di autentico entusiasmo, lo accolsero, lo seguirono, ne apprezzarono la profondità della dottrina e l’immensa vastità della cultura umanistica, storica, filosofica, fu Vice Preside del prestigioso Istituto fino alla morte. Fu Presidente degli Uomini di Azione Cattolica, carica che ricoprì anche a Salerno, chiamatovi dalla stima e dalla fiducia dell’Arcivescovo Mons. Demetrio Moscato. Presidente del movimento “Fronte della Famiglia”, della sezione salernitana del Movimento Federalista Europeo oggi a lui intestata e Presidente dell’UCIM (Unione Cattolica Insegnanti Medi), collaborò al Movimento Laureati Cattolici tenendo conferenze e giornate di studi particolarmente nel campo filosofico. “In politica fu Consigliere Comunale di Salerno dal 1964 con i sindaci Alfonso Menna e Gaspare Russo; resse fino alla morte l’Assessorato all’assistenza ed alle finanze. Nel 1968 fu candidato al Parlamento ottenendo 28.000 voti di preferenza che lo fecero risultare il primo dei non eletti nella circoscrizione Salerno Avellino – Benevento. Collaborò a molte riviste filosofiche e pedagogiche e a quotidiani del Mezzogiorno con articoli di varia cultura e su problemi di attualità. Conferenziere, oratore, scrittore: una sua monografia “Il medico di Provincia” fu segnalato quale prima al V concorso  Nazionale Città di Reggio Calabria. “A più di quarant’anni dalla morte, il ricordo di Michele Grassi, professore, oratore, politico ed amministratore della cosa pubblica di grandissimo spessore umano e culturale, è ancora vivo nella mente e nel cuore dei tanti che lo hanno amato e stimato.  Michele Grassi, uomo di cultura, educatore, politico, europeista, saggista ed oratore finissimo, ricordato di recente presso la Sala Consiliare del Municipio di Bedonia, per il grande impegno profuso nel periodo post bellico a favore degli ebrei e dei più deboli e per aver istituito un liceo in quella cittadina.