Cava Sari: Gallo (M5S) risponde al Sindaco di Terzigno ”Non sminuisca relazione Arpac, dati allarmanti”

 “Sono lieto di questo atto di trasparenza, ma non comprendo come una relazione in possesso da maggio, che contiene diversi elementi allarmanti, viene solo oggi  diffusa”. In risposta alle notizie apparse in questi giorni che riaccendono i riflettori su Cava Sari, il Comune di Terzigno ha pubblicato, sul suo sito, la relazione del 27.05.2013 n.prot. 28816, fornita dall’ARPAC Campania, il “Rapporto conclusivo delle attività di ispezione ambientale ordinaria” sulla discarica ex cava-Sari, località Pozzelle. Sulla questione è intervenuto il Deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo, che ha portato la questione Cava Sari in Parlamento già dal mese di Luglio con un’interrogazione parlamentare diretta al Ministro dell’Ambiente: “Sono lieto di questo atto di trasparenza, – dichiara il deputato con una nota diffusa stamane alla stampa – ma non comprendo come una relazione in possesso da maggio, che contiene diversi elementi allarmanti, viene solo oggi  diffusa”. “Il Sindaco di Terzigno – sottolinea Gallo – sembra voler sminuire questa relazione, ma io nei suoi panni ci penserei due volte perché si evincono diversi dati allarmanti dalla relazione dell’ARPAC sulla discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio che probabilmente potrebbero far partire anche un inchiesta”. L’esponente parlamentare del Movimento Cinque Stelle elenca poi i punti critici che emergono da un attenta lettura della relazione:
– Il gestore non ha fornito certificazione analitica e provenienza dei materiali inerti per tutto l’arco temporale di attività della discarica
– Le torce dell’impianto biogas hanno subito diversi malfunzionamenti e l’ARPAC che durante il sopralluogo le torce non erano in funzione
– Non sono rispettati la frequenza e le modalità d’intervento sull’impianto di biogas come previsto dalla disciplina di controllo
– Nel 2012 l’efficienza di captazione del biogas è di appena il 49% mentre in Irlanda arrivano al 76%. Biogas è un gas da effetto serra e che quindi contribuisce al riscaldamento globale. Aldilà del nome, il biogas comporta alcuni rischi. In Germania alcuni ricercatori hanno evidenziato come i casi di Escherichia Coli che hanno portato anche a circa 18 decessi, sarebbero legati alla presenza di centrali di biogas nelle zone dove si è consumato l’episodio. In Emilia Romagna hanno vietato la produzione del Parmigiano-Regiano nelle zone limitrofe a centrali biogas
– Mancano i parametri meteoclimatici per il 2012 importanti anche per confrontare la quantità di percolato prodotto e smaltito. Mancano all’appello 503 tonnellate acque reflue superficiali che non risultano tra quelle smaltite
– Mancano i dati sulla misura percentuale di ossigeno e metano presso i pozzi di captazione per il controllo delle esplosività del biogas nell’anno 2012
– Manca analisi estesa del biogas
– Mancano opere di canalizzazione e regimentazione sul corpo della discarica e la copertura all’atto dell’ispezione era ancora provvisoria, nonostante sia trascorso un anno dal termine del conferimento dei rifiuti in discarica alla data di ispezione
– Contraddizione tra la relazione dei gestori e i dati consegnati all’Arpac nell’ultima ispezione per quanto riguarda il superamento dei limiti degli inquinanti nei pozzi. Nella stessa relazione l’arpac scrive di “tossicità cronica”. Nella giornata di ieri, il Sindaco facente funzioni del Comune Vesuviano, aveva emesso un comunicato stampa per informare la popolazione che nella citata relazione dell’Arpac, non vi erano dati relativi alla presenza di sostanze cancerogene nella falda acquifera.