Tragedie in mare…senza fine!

di Rita Occidente Lupo

Tragedie in mare, del mare: quelle che Lampedusa consuma, tra skipper improvvisati ed acque infide. I carichi clandestini, la mole umana in fuga politica da Paesi in ginocchio per fame e miseria, nella disperazione d’aver salva la vita, la perde ad un pezzo dall’isola della felicità. Dal Paese dei balocchi, dove anche se non scorre più latte e miele, ancora sufficiente spazio, se non altro per sopravvivere. In tutti i modi! Dalle pari opportunità, al Fai da te! Fatta eccezione dei femminicidi, ormai a tambur battente! Tante speranze, nei borsoni colmi d’attese. Tanti interrogativi, con gli ultimi spiccioli di risparmio. Mettendo in conto anche il decesso nella traversata, perchè no, le notizie corrono in fretta. Anche al di là del mare, dove molti, su un’altra sponda, attendono il nocchiero infernale, per esser tradotti in salvo. Quando toccano terra! L’ennesima tragedia in mare: ancora centinaia di morti, a volte senza nome. Bare affastellate nell’hangar di Lampedusa, sotto gli occhi del Paese intero, urlano giustizia. Ed i colletti bianchi, i “filosofi” delle nostre cause civiche, discettano…spaccando il Pdl o attrezzandosi a far saltare sbarre, in nome d’un iperaffollamento detentivo! Al di là della Bossi-Fini, perlustrazione mediterranea, costi contenutivi! Al di là del mare, solo voglia di vivere…approdando, ovunque!